LA PREGHIERA E LA SPERANZA DI GIUSEPPE

LA PREGHIERA E LA SPERANZA DI GIUSEPPE

DI CLAUDIA SABAQuando arrivava quella furia, io, la mamma e la mia sorellinaci guardavamo forte negli occhi, ci chiudevamo stretti stretti così, in un abbraccio a distanza.Per darci forza e speranza.Per dirci che bastava stare zitti e non guardarlo maiChe prima o poisarebbe tutto passato.Come accadeva già, da sempre.Io allora stavo zitto, guardavo la mamma che piangeva, ma piano, perché anche il pianto lo faceva arrabbiare.Intanto aspettavo e pregavopregavo e aspettavoche le sue mani diventassero leggere.Avevo sbagliato è vero,avevo rotto il letto nuovo,è vero.E allora meritavo quelle mani addosso che non smettevano di picchiare.Che facevano troppo male e che non hanno smessofino a quando non le ho sentite più.Mamma non piangere, adesso.Mi ha fatto male, tanto malema tutto è passato.Adesso sto bene.Adesso finalmente, non le sento più”.