NAIROBI. ULTIMO BILANCIO DICE 21 MORTI TRA GLI OSTAGGI E 5 TERRORISTI

Update Nairobi. Ultimo bilancio dice 21 morti tra gli ostaggi e 5 terroristi, però mancano all’appello delle persone.Interessante la nuova rivendicazione.#Gli Shebab somali rivendicano nuovamente l’attentato di Nairobi nel segno di al Qaeda e con un riferimento preciso alla questione palestinese. Un messaggio che vuol inserire l’azione nel fronte internazionale andando oltre le tensioni regionali.Operazione per GerusalemmeIl comunicato della fazione precisa che i suoi uomini si sono mossi seguendo i principi guida dettati da al Qaeda che ha più volte chiesto di colpire gli “interessi sionisti e occidentali” ovunque sia possibile farlo. Inoltre i terroristi sostengono che l’attacco è una rappresaglia all’intenzione di Donald Trump – citato nel documento – di trasferire l’ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. E’ evidente il tentativo di agganciarsi a temi della Jihad globale, un rilancio significativo da parte di un movimento che ha comunque le sue radici nel conflitto nel Corno d’Africa. Infatti gli Shebab hanno aggiunto che il nome in codice dell’operazione era “Gerusalemme non sarà mai ebraica”. Quanto all’obiettivo – l’hotel e gli edifici circostanti – gli estremisti hanno spiegato che il complesso ospita locali “occidentali”, ossia quei target indicati in modo generico da Ayman al Zawahiri. Una missione che, secondo la propaganda islamista, avrebbe causato la morte di 50 “infedeli”.Allargare il fronteEsaminando queste parole si possono sottolineare alcuni elementi. Primo. Molti analisti hanno spiegato la strage come una risposta all’impegno militare del Kenya in Somalia e un modo di punire il governo di Nairobi enfatizzando l’insicurezza. Il documento, però, non fa riferimento a questa sfida, che comunque resta. Secondo. E’ già avvenuto in passato che componenti regionali di al Qaeda abbiano fatto il grande salto proprio per allargare l’orizzonte della loro attività. Gli Shebab, che hanno mostrato grandi capacità, è probabile che nutrano questa ambizione e usano la carta palestinese consapevoli che porta sempre consensi. E’ poi interessante che nella rivendicazione – hanno rilevato gli esperti – abbiano utilizzato lo slogan “Ai tuoi ordini al Aqsa”, frase usata dai qaedisti yemeniti. Terzo. La casa madre di al Qaeda rilancia, in modo indiretto, il proprio ruolo di ispirazione e comando, funzione fino ad oggi dominata dai rivali dell’Isis. Vedremo se lo “schema” sarà adottato anche da altri affiliati e gli Shebab torneranno a seminare morte nel nome di Osama.Guido Olimpio Corriere.it