PACCHIA FINITA PER I CATTIVISTI. A CASTELNUOVO, GLI ABITANTI ACCOLGONO FAMIGLIE DI MIGRANTI CON BIMBI

PACCHIA FINITA PER I CATTIVISTI. A CASTELNUOVO, GLI ABITANTI ACCOLGONO FAMIGLIE DI MIGRANTI CON BIMBI

A Castelnuovo di Porto, pochi giorni fa il ministro dell’Interno ha deciso di far chiudere il centro di accoglienza per i residenti asilo, provocando con questa decisione lo scompiglio tra i 500 migranti ospitati dalla struttura. Famiglie con bimbi in preda al disorientamento, con quella negativa sensazione addosso di non essere accettati, di ritrovarsi ancora una volta a non avere meta né destinazione. Pochi indumenti, qualche oggetto, da mettere via e portare con se accompagnati dal senso di delusione che fa sentire ancora più impotenti.Nessuno ha fatto i conti però con i gesti di umanità straordinari che si stanno verificando concretamente.Sono infatti le famiglie italiane che stanno mettendo a disposizione le loro abitazioni alle famiglie che hanno bimbi per poter consentire loro di frequentare la scuola. E’ la prima volta che in Italia si verifica questa cosa,l’accoglienza diffusaprende il posto dei preconcetti e dell’inutile propaganda di odio che costantemente tende ad innalzare muri di disprezzo ed indifferenza. Gli italiani stanno dando prova di possedere una testa che ragiona autonomamente ma anche un cuore che non si presta a giochi di potere che rendono solo più poveri gli animi. Molta la soddisfazione del Sindaco Riccardo Travaglini che da giorni si stava adoperando per poter giungere a questa soluzione. Il cara situato alle porte di Roma è il secondo più grande d’Italia ed è con soddisfazione che a conclusione di un tavolo, il sindaco rende noto di aver raggiunto un accordo per cui le famiglie con bimbi che erano al cara rimarranno nella zona di Castelnuovo di Porto. Il numero delle famiglie ospitate è di 4 a cui si aggiungono 4 o 5 richiedenti asilo. Aggiunge il sindaco: “Andiamo avanti anche con le protezioni umanitarie” “Ci stiamo occupando di 16 persone, per i quali si sta concludendo lo screening della task force e, attraverso le collaborazioni di sindaci di città da cui sono arrivate offerte di ospitalità, verranno accolti anche in altre Regioni” . Nella giornata dovrebbero concludersi i 305 trasferimenti previsti . Una cinquantina di questi , dice il Prefetto di Bologna, Patrizia Impresa, “arrivano nel primo pomeriggio in Emilia Romagna e verranno distribuiti su tutto il territorio”. “Saranno dislocati in diverse strutture, più o meno 7/8 per provincia, compresa Bologna”. Prosegue all’esterno del cara laziale nella “tenda dell’accoglienza” allestita nei giorni scorsi, il lavoro della task force costituita da Comune di Castelnuovo, Regione Lazio e Asl Rm4. Si stanno valutando i ricollocamenti degli ultimi titolari di protezione umanitaria che si trovano ancora nel centro che dovrà chiudere giovedì prossimo 31 gennaio. Lo stesso sindaco di Castelnuovo di Porto Riccardo Travaglini ha deciso di ospitare Mouna, una 25enne somala costretta all’esterno del cara perché la sua richiesta di asilo sarebbe ancora in fase di definizione. Travaglini ha annunciato un ricorso urgente al Tar del Lazio, e in seconda istanza alla Corte europea dei Diritti dell’uomo. Mouna è una delle decine di persone inesistenti, considerate “fantasmi”, che allontanati dalla struttura, nonostante il “Permesso umanitario”, con il decreto sicurezza hanno perso il diritto di accesso al circuito Sprar e di fatto finiranno in strada. Degli oltre 300 migranti trasferiti, secondo quanto riporta l’ANSA, 15 sono stati portati in Umbria e 45 in Toscana. Sono 50 i migranti ospitati in Piemonte, mentre altri 90 saranno distribuiti tra Emilia e Lombardia. Trenta persone sono state trasferite in Abruzzo, 30 nelle Marche e 15 in Molise. Altri 30 richiedenti asilo erano già stati trasferiti in Campania. Il centro di Castelnuovo di Porto, attivo da oltre 10 anni, è arrivato ad ospitare fino a mille migranti. Si è distinto per i progetti di integrazione che ha portato avanti, così come ricorda lo stesso Comune. Il presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti, si è espresso così commentando il trasferimento dei migranti dal Centro di accoglienza di Castelnuovo di Porto: ” Sono molto preoccupato. Certi problemi devono essere risolti tenendo conto della condizione delle persone e delle loro fragilità. Ci sono persone che hanno sofferto terribilmente e che sono state sfruttate. Questa gente arriva da noi esausta”. Salvini, in uno dei tanti post pubblicati su FB, nei giorni scorsi, definisce «balle spaziali» le ricostruzioni giornalistiche in merito.Ed aggiunge: “Noi non mettiamo sulla strada nessuno. Io mi rifiuto di spendere sei milioni, disperdere sei milioni di euro all’anno dei cittadini italiani quando si può fare in altra maniera. Capisco che qualcuno si sta innervosendo perché stiamo smontando il business.La pacchia è finita», conclude. La civiltà vince contro la cattiveria, ricordiamolo ed è questa la vera “pacchia”.