SALVINI E TUTTI I FILISTEI
Salvini non esisterebbe se non esistesse un problema più grande, se non ci fossero state le lenzuola d’oro, le carceri d’oro, i farmaci d’oro, le coop d’oro. Salvini è un prodotto delle politiche del passato nemmeno tanto remoto, della crisi economica, dell’ingresso nell’euro senza tutele, di politiche sociali a manica larga, dei mancati controlli, dei mancati arresti. Salvini è un prodotto di tutti i partiti che ancora sono al potere, dei personaggi che ancora paghiamo e che ancora ascoltiamo. È un prodotto delle manovre lacrime e sangue, di dichiarazioni tipo “con l’euro guadagneremo come se lavorassimo di più mentre lavoreremo un giorno di meno”. Salvini è il prodotto della politica che fece arrestare l’ex governatore della Banca d’Italia, colui che non voleva coprire i soldi dati a Caltagirone, la stessa politica che fece insediare Ciampi. È il prodotto di chi ha messo il presidente di una lega di cooperative come ministro del lavoro. Quindi si, prendiamocela con Salvini, sono concorde, ma non salviamo i filistei, perché c’è un motivo se Salvini è stato votato, e non offendiamo le motivazioni con insulti facili, con slogan di comodo uso. Perché la responsabilità è di chi ha creato una base di disagio, la responsabilità delle ascese altrui sono le mancanze proprie, e non basta lavarsi mani e coscienza dicendo “volemose bene”.
