SAREMO TUTTI GIORNALAI

Quando in passato ho detto che noi giornalisti dovremmo ringraziare chi ancora acquista i quotidiani cartacei magari offrendo loro il caffè (come qualche volta faccio io) non credevo che qualcuno mi avrebbe quasi preso sul serio. Andrea Riffeser Monti, presidente della Federazione Italiana Editori Giornali, ha proposto ai recenti Stati Generali dell’Editoria di creare nelle edicole superstiti d’Italia una seconda postazione per il giornalista dove “lavorare da lì con il pc e avere un dialogo con i cittadini”. Una proposta inverosimile che abbatterebbe ogni steccato tra giornalista e giornalaio per la gioia di quanti già oggi si divertono sadicamente a fare confusione. Già mi immagino il dialogo: “Buongiorno, mi da’ il Corriere della Sera?” “Prego, vuol dare anche una sbirciatina all’articolo che sto scrivendo?” Da edicolanti a strilloni il passo sarebbe breve e indolore: vi immaginate Vittorio Feltri con le copie di Libero in mano che urla: “Comandano i terroni tutti i particolari in cronaca”! E’ come se un pasticciere per dimostrare che i suoi dolci sono buoni se li mettesse a mangiare nella pubblica piazza . Non so se l’idea andrà avanti ne’ come potrebbe realmente realizzarsi. Il solo fatto però che qualcuno ci abbia pensato mette i brividi: vuol dire che noi come categoria abbiamo perso davvero peso specifico, valiamo poco più di zero e per questo qualcuno ora pensa di internarci. Nei campi di concentrazione