ALBA. I PRINCIPI DEL SIGNOR MICHELE FERRERO

ALBA. I PRINCIPI DEL SIGNOR MICHELE FERRERO

Mia madre, dipendente Ferrero dal 1966, quando aveva sedici anni, al 2002, ricordava sempre con incredibile affetto il signor Michele Ferrero, classe 1925, fondatore, che pregava tutte le mattine la Madonna a un’edicola lì in fabbrica; mia madre, dopo aver bollato, per raggiungere l’ufficio gli passava accanto, assieme a centinaia di impiegati e operai che dicevano “Cerea Monsù Michele”, e il signor Michele rispondeva “Cerea Madamìn” e “Cerea Monsù”, e questo le dava l’idea di essere anche in ufficio un po’ a casa. (E poi sì, l’azienda le volle molto, molto bene anche dopo, quando si ammalò).Queste le norme guida, scova oggi Gazzetta d’Alba (https://goo.gl/VtXwgM), che scrisse oltre quarant’anni fa il signor Michele ai responsabili del personale. 1 – Nei vostri contatti mettete i vostri collaboratori a loro agio:– Dedicate loro il tempo necessario e non le “briciole”;– Preoccupatevi di ascoltare ciò che hanno da dirvi;– Non date loro l’impressione che siate sulle spine;– Non fateli mai sentire “piccoli”;– La sedia più comoda del vostro ufficio sia destinata a loro.2 – Prendete decisioni chiare e fatevi aiutare dai vostri collaboratori, essi crederanno nelle scelte a cui hanno concorso.3 – Rendete partecipi i collaboratori dei cambiamenti e discutetene prima della loro attuazione con gli interessati.4 – Comunicate gli apprezzamenti favorevoli ai lavoratori, quelli sfavorevoli comunicateli solo quando necessario, in quest’ultimo caso non limitatevi a una critica, ma indicate ciò che dovrà essere fatto nell’avvenire perché serva a imparare.5 – I vostri interventi siano sempre tempestivi: “Troppo tardi” è pericoloso quanto “Troppo presto”.6 – Agite sulle cause più che sul comportamento.7 – Considerate i problemi nel loro aspetto generale e non perdetevi nei dettagli, lasciate ai dipendenti un certo margine di tolleranza.8 – Siate sempre umani.9 – Non chiedete cose impossibili.10 – Ammettete serenamente i vostri errori, vi aiuterà a non ripeterli.11 – Preoccupatevi di quello che pensano di voi i vostri collaboratori.12 – Non pretendete di essere tutto per i vostri collaboratori, in questo caso finireste per essere niente.13 – Diffidate di quelli che vi adulano, a lungo andare sono più controproducenti di quelli che vi contraddicono.14 – Date sempre quanto dovete e ricordate che spesso non è questione di quanto, ma di come e di quando.15 – Non prendete mai decisioni sotto l’influsso dell’ira, della premura, della delusione, della preoccupazione, ma demandatele a quando il vostro giudizio potrà essere più sereno.16 – Ricordate che un buon capo può far sentire un gigante un uomo normale, ma un capo cattivo può trasformare un gigante in un nano.17 – Se non credete in questi principi, rinunciate ad essere capi.