CASO DICIOTTI: SENATO (RI)SALVA MATTEO SALVINI

CASO DICIOTTI: SENATO (RI)SALVA MATTEO SALVINI

Prende la parola dai banchi della Lega Matteo Salvini ed è visibilmente emozionato.E’ il giorno tanto atteso, il D-Day sul caso Diciotti a Palazzo Madama dove si conteranno i voti a favore e quelli contro dei senatori alla richiesta a procedere nei suoi confronti. E’ emozionato e non lo nasconde,per questo dice, preferisce leggere il suo intervento piuttosto che andare a braccio, com’è suo solito. “Per andare a processo dovrei mentire a questo Senato e agli italiani. Dovrei dire che non ho fatto l’interesse pubblico”. Una linea difensiva nota, la sua.Quella sostenuta fin dall’arrivo della richiesta dell’autorizzazione a procedere del Tribunale dei ministri di Catania con l’accusa di sequestro di persona aggravato. Verificare se si trattò di interesse pubblicoper‘difendere i confini nazionali’o se fu ‘sequestro di persona’negare lo sbarco ai 177 migranti, in attesa che l’Europa dichiarasse la disponibilità ad una ripartizione equa,è stato oggetto di discussione della Giunta Immunità presieduta da Gasparri, nei mesi scorsi. La quale, dopo aver esaminato la memoria difensiva richiesta e, preso atto che si trattò di una decisione collegiale del governo ha poi proposto il diniego all’autorizzazione a procedere contro il vicepremier. Dopo di che la palla è passata al Senato,Aula di competenza in quanto Salvini è senatore, chiamata decidere con voto palese e a maggioranza assoluta, se autorizzare o respingere la richiesta a carico del vicepremier. Un voto scontato,nonostante i mal di pancia di molti senatori pentastellati e delle dissidenti irriducibili Fattori e Nugnes che votano sì .L’Aula del Senato ha infatti respinto l’autorizzazione a procedere con ben 232 voti contro. Risultato, questo, che sarà ufficializzato alle ore 19, orario entro il quale si potrà votare ancora. Risultato ancora parziale ma il quorum è stato ampiamente raggiunto, ne bastavano infatti 161 per raggiungere la maggioranza assoluta. Ai no della maggioranza di governo si sono aggiunti quelli di Forza Italia. Applausi dai banchi della Lega, urla e fischi dai senatori PD e Leu: “Vergogna! Un precedente pericoloso”.A presiedere il voto in Aula il premier Conteper ‘assunzione di responsabilità ma anche in difesa di una chiara linea politica che il governo sottoscrive’. E mentre sul caso Diciotti sta per chiudersi il sipario,rimane da chiarire un’altra vicenda, quella della Mare Jonio,sulla quale la Guardia di Finanza ha disposto il sequestro della nave dopo aver fatto sbarcare i migranti, 12 dei quali minori