DEONTOLOGIA PROFESSIONALE QUESTA SCONOSCIUTA
Deontologia professionale: questa sconosciuta. È un problema che noi giornalisti oggi avvertiamo in modo particolare (e non faccio riferimento al caso Fessicchio per carità cristiana) ma del quale non sono però immuni neppure altri professionisti. Come gli avvocati. Alcuni amici mi hanno segnalato la locandina di due legali salernitani che offrono gratuitamente la loro opera presso lo sportello di consulenza di un’associazione Onlus. A parte l’illegalità di una prestazione professionale offerta gratuitamente (con la crisi in corso, la fatica di vedersi rispettati e di poter richiedere pagamenti decorosi secondo tariffario…), la cosa ancora più grave è la strumentalizzazione che i due avvocati fanno ad arte di un’associazione no-profit con l’unica finalità evidente di accaparrarsi clientela, facendo leva sui disagi di chi ha necessità ed assenza di mezzi attraverso una finta gratuità…. Nessuno è contro il volontariato quando però viene fatto onestamente, senza troppa pubblicità, evitando di divulgare pubblicamente i propri recapiti professionali di reperibilità diretta! Questa non solo è venir meno alla deontologia professionale ma significa anche scatenare ipotesi di vera e propria concorrenza sleale. Va anche detto però che purtroppo l’andazzo generale va verso questo tipo di prestazioni: di recente il ministero dell’Economia ha pubblicato un bando con cui si cercano consulenti tra avvocati, commercialisti e notai. Il compenso ? Non è neanche equo, non c’è proprio! Non è prevista alcuna retribuzione! Ma allora a che serve studiare tanti anni per conseguire una laurea se poi ci si ritrova a lavorare gratis ?
