EUROPEE: PER I MOLTI (LEU) ADERISCE A EUROPEAN SPRING DI VAROUFAKIS
L’associazionePer i molti, nata dalla rete dei comitati autoconvocati di Leu, ha aderito aEuropean Spring,la Primavera europea del movimento trasnazionale Diem25 dell’ex-ministro greco delle Finanze,Yanis Varoufakis, per le elezioni europee di fine maggio con l’ambizioso programma delGreen New Dealmesso a punto da Varoufakis e dal candidato alle presidenziali Usa del 2020, il socialista democraticoBernie Sanders. Più che ai contenitori pensiamo ai contenuti: per salvare l’Europa c’è bisogno che l’Europa cambi radicalmente, ha spiegato il senatore di LeuFrancesco Laforgiain una conferenza svoltasi stamane alla Camera dei Deputati insieme al co-fondatore di Diem25,Lorenzo Marsili. L’incontro è un importante passo verso la costituzione di una lista a sinistra del Pd:ci proveremo fino alla fine, il leit motiv della conferenza stampa, sperando che altre formazioni politiche (come Prc, Si) e altre associazioni, diano la loro adesione. In questi anni il nostro Continente non si è accorto delle trasformazioni demografiche e climatiche– ha aggiunto Laforgia –Ci troviamo oggi a pagare il conto di flussi migratori che non riusciamo a gestire e di diseguaglianze che sono esplose. Pensiamo che si debba ripartire da qui: facciamo per questo riferimento al Green New Deal che è un progetto partito dagli Usa e che investe l’Ue, mettendo al centro proprio la questione climatica e il contrasto alle diseguaglianze. La grande sfida culturale e politica delGreen New Dealche sta conquistando gli Usa per il protagonismo diAlexandria Ocasio-Cortez, ha due protagonisti: Sanders e Varoufakis. Tra le innovative proposte in esso contenute per l’Europa: un grande piano di investimenti in riconversione ecologica e industriale del valore di 500 miliardi di euro l’anno, un nuovo Statuto Europeo dei Lavoratori incluso un salario minimo, un reddito di base europeo e l’immediata chiusura dei paradisi fiscali europei. Quelli del Green New Deal sono, insomma, temi, ha precisato Laforgia, chesi possono coniugare anche in chiave nazionale: una patrimoniale sulle grandi ricchezze per fare una grossa operazione di redistribuzione del reddito, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, investimenti pubblici sull’ambiente e manutenzione del territorio. C’è uno spazio oltre i populismi e l’europeismo dell’elite che vogliamo coltivare facendo appello alle forze di sinistra, ha sottolineatoLaforgia.Le famiglie politiche europee sono state superate dalla storia, i confini sono fortemente cambiati in questi anni. Quindi è tempo di cambiare anche e soprattutto a sinistra: sarebbe da irresponsabili non coltivare unterzo spazio ecologista riformatore laicoinserito nel contesto europeo per cambiare radicalmente la traballante Unione europea delle elite.
