IL PD IN BASILICATA RESISTE MA LA RISALITA E’ ANCORA LUNGA
La difesa della trinceaeuropeaè fondamentale. LaBrexitcon le sue contorsioni mostra come siadifficile persino per laGran Bretagnaliberarsi dell’Europa. Qui è il nostro destino. Non c’èsovranismoche tenga. Il nostro destino si gioca anche, e direi soprattutto, su un’idea sviluppista (uso termini fuori moda) che sia ecocompatibile e che abbia incorporate misure a protezione di chi non ce la fa. Ma la straordinaria battaglia da fare è sul pianoculturalee dellacomunicazione. Non bisogna dare retta a chi teme cheil caso dei due ragazzi eroi spinga il Pd verso loius soli. Lì bisogna andare. LA SINISTRA NON DEVE AVERE PAURA DI ESSERE BUONISTA Loscontro contro il cattivismo deve essere totale. Le frasi, le facce di questa gente sono l’esempio di un’Italia cha sta morendo e che reagisce livorosamente. Dubito che il nostro Paese accetterà molto a lungo di farsi guidare da un facinoroso anche un po’ comico. Salvini è vicino alla vittoria ma altrettanto vicino al golpe interno. Uno come lui può guidare l’assalto ma non sarà mai il capo. Non ha testa, non ha charme, non è sobrio, non dà serenità. L’assedio comunicativo della sinistra deve diventare una specie di valanga. Zingaretti sappia che ha fatto la scelta della vita, che non può ritirarsi, che non può esitare. Ci sono centinaia di migliaia di giovani che sanno usare isocial. Fate breviseminariper dare una linea di lavoro comune, spendete un po’ di quattrini e poi giù a combattere le cazzate diRocco Casalinoe dellaBestiadi Salvini. C’è poi la sinistra buona, quella che forse non è neppure sinistra, che sta con i poveri il cui esercito va rimpolpato. Non abbiate paura di apparire buonisti. Il futuro del mondo è lì. E soprattutto Zingaretti sappia che ha fatto la scelta della vita, che non può ritirarsi, che non può esitare. La vittoria è lontana, molto lontana, ma si costruisce giorno per giorno anche mettendo in conto sconfitte che faranno male. Non è una partita a poker, è la secondaLiberazione.
