ISTAT. IN CALO A FEBBRAIO L’NDICE SULLA FIDUCIA DEI CONSUMATORI E DELLE IMPRESE

Il fine delle rilevazioni dell’Istituto Nazionale di Statistica attinenti alla fiducia dei consumatori e delle imprese, è quello di ottenere indicatori in grado di valutare il ‘sentiment’ degli operatori economici. Per questo nei questionari prodotti allo scopo, sono formulate domande che possano mettere in evidenza i giudizi e le aspettative degli ‘intervistati’, attraverso la loro elaborazione è poi possibile arrivare agli indicatori di fiducia. Secondo l’ultimo comunicato si stima che nel mese corrente l’indice di fiducia dei consumatori subirà un calo, passando da 113,9 a 112,4, ma in contrazione c’è anche l’ indice composito del clima di fiducia delle imprese, che passa da 99,1 a 98,3; da quattro anni a questa parte mai a questi livelli. Non si riscontrano segnali di ripresa, i dati che da circa un anno rileva l’Istituto Nazionale di Statistica, ci fanno capire che l’economia italiana si trova proprio alla soglia di una recessione, con crescita prossima allo zero. Si tratta di numeri che esprimono un andamento ‘involutivo’, anche i fondamentali dell’economia cominciano a presentare segnali di cedimento. L’Istat mette in rilievo il fatto che l’evoluzione negativa in questo ambito è in atto ormai da luglio 2018. Il clima di opinione tra gli operatori economici, inoltre, evidenzia il persistere di fragili prospettivie per l’immediato futuro, sono di recente diffusione i dati relativi al settore manifatturiero, con trend negativo, l’indice di fiducia delle costruzioni, dopo un lieve aumento nel mese di gennaio, va in negativo, anche se, fa notare l’Istat in un commento al comunicato stampa, “si mantiene comunque su livelli storicamente elevati”. In queste atmosfere che non permettono di ‘presentire’ svolte, c’è anche uno stallo nell’evoluzione della fiducia nei servizi di mercato, il cui indice settoriale resta sotto i 100 da alcuni mesi. In controtendenza i dati relativi alle vendite al dettaglio. Per quel che concerne l’indice di fiducia dei consumatori, a febbraio, raggiunge il livello più basso da 18 mesi, e si accentua per via dei giudizi e delle prospettive sulla congiuntura economica in generale. Stabili negli ultimi cinque mesi le opinioni sul quadro economico personale. L’Istat precisa che i settori delle costruzioni oggetto d’indagine, riguardano la costruzione di edifici – ed include lavori generali per la costruzione di edifici di ogni tipo – l’ingegneria civile e i lavori di costruzione specializzati. In peggioramento risultano essere tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori, secondo il comunicato Istat, considerando riflessi diversi: le flessioni più evidenti vengono dal clima economico e quello corrente, cali più contenuti riguardano il clima personale. L’indice di fiducia delle imprese risulta in calo nella maggior parte dei settori: nei servizi ( ma il calo qui è lieve), nel manifatturiero; nelle costruzioni invece il calo è consistente, fa eccezione il commercio al dettaglio , come si è visto, qui infatti l’indice aumenta da 102,9 a 105,4. Nel settore manifatturiero, per quel che riguarda il clima di fiducia delle imprese, si riscontra un peggioramento per due mesi di seguito delle attese sulla produzione, e un aumento del saldo concernente le scorte di magazzino. Stabili i giudizi sulla consistenza degli ordini, rispetto al mese precedente. Per quel che attiene alle costruzioni, il peggioramento del clima di fiducia è legato ad un ridimensionamento delle attese sull’occupazione presso l’impresa, che si rapporta con la stabilità, sempre rispetto al mese precedente, dei giudizi sugli ordini. Deterioramento dei giudizi e delle aspettative sugli ordini anche nel settore dei servizi; in miglioramento i giudizi sull’andamento degli affari. Il clima di fiducia nel commercio al dettaglio dipende in sostanza dall’evoluzione positiva sui giudizi riguardanti le attese delle vendite, sia per i circuiti della grande distribuzione che quella tradizionale.