LEGA CALCIO: NEL 2020 UNA GARA UFFICIALE IN CINA
Incontro Italia-Pechino, si studia la possibilità di far giocare una gara ufficiale in Cina. Domenica il viceministro della comunicazione, Shen Haixiong, e la federazione parleranno anche dei diritti tv del calcio. Non solo partite e sviluppo del calcio, ma anche diritti tv: l’accordo tra Pechino e calcio italiano – di casa in Cina, con Fabio Cannavaro successore di Marcello Lippi sulla panchina di ct – avrà come occasione di sviluppo un incontro, in programma domenica, tra il viceministro della comunicazione, Shen Haixiong e la Federcalcio. Al centro dell’incontro, si apprende in Figc, la comunicazione dei contenuti audiovisivi legati al calcio, e altre forme di collaborazione.Haixiong è a capo di broadcast con un’audience di oltre 1.5 miliardi di spettatori.Si tratta nello specifico della possibilità di far giocare direttamente in Cina una gara ufficiale delle nostre squadre (Supercoppa e, forse, una gara di Coppa Italia), per ora non si parla di gare di campionato. È questo l’oggetto dell’accordo pluriennale su cui lavorano i vertici del calcio italiano con China Media Group, principale gruppo media dello Stato cinese, e di cui si discuterà domenica nel corso di un incontro a margine della visita del presidente cinese Xi Jinping a Roma, a cui saranno presenti rappresentanti di Pechino, il presidente della Figc, Gravina, il presidente e l’ad della Lega Serie A, Micciché e De Siervo. Nello spirito dell’accordo il calcio è visto come strumento di dialogo permanente tra Cina e Italia, sottolineano fonti qualificate.L’obiettivo del governo cinese è ottenere i Mondiali del 2026 o del 2030 e la partnership con una nazione calcisticamente importante come l’Italia è vista da Pechino come un fattore chiave in quest’ottica. I punti principali della lettera di intenti inviata dalla Federcalcio italiana alle autorità cinesi comprendono “gare ufficiali” da disputare in Cina entro i prossimi tre anni, il progetto Var da avviare a beneficio degli arbitri locali e la diffusione delle partite di campionato italiano nello sterminato mercato del paese dell’Estremo Oriente. Insomma il calcio va sempre più verso oriente, alla ricerca di capitali freschi.
