NUOVO NAUFRAGIO NELLE ACQUE DEL MEDITERRANEO
Mentre la politica nazionale si preoccupa a quanto avviene sulla banchina di Lampedusa a causa di Mare Jonio Mediterranea, arrivano le notizie di un barcone che questa volta non è stato salvato.Notizie di un barcone che è andato a picco con il suo carico di vita e speranza, di bambini, di donne e uomini proprio nel momento in cui Mediterranea denunciava mare grosso e quelle difficoltà che le imponevano di fare rotta verso la “porta d’Europa”.Secondo il portavoce della Marina libica, l’ammiraglio Ayob Amr Ghasem, il naufragio segnalato dall’Iom davanti alle coste libiche ha causato la morte almeno di un bambino anche se il numero dei dispersi a mare non sarebbe “quantificabile”. “Alle 10 é stato osservato il naufragio di una barca” avvenuto “tra Sabratha e Surman”, a ovest di Tripoli, ha riferito all’ANSA il portavoce. “A bordo c’erano 47 migranti illegali”: “si trattava di un’imbarcazione di legno” che “si é capovolta nei pressi della costa”, ha aggiunto Ghasem sostenendo che l’acqua era così bassa che “si poteva camminare”.“Sedici migranti sono stati salvati da abitanti” della zona ma “é stato ritrovato il corpo di un bambino”, ha detto il portavoce contattato a telefono. Circa “gli altri non abbiamo trovato alcun corpo” e “si presume che siano approdati e datisi alla fuga”, ha sostenuto Ghasem precisando che i 16 migranti recuperati sono stati “affidati alle autorità di sicurezza”.Ancora incerta anche la dinamica. Il naufragio è avvenuto vicinissimo alla costa e non si sa neanche se ad intervenire sia stata una motovedetta della Guardia costiera o qualche barca di passaggio o se addirittura i 15 superstiti siano riusciti a mettersi in salvo da soli.L’Oim riferisce che i sopravvissuti ricoverati in ospedale sono in gravi condizioni.
