SNAM IN EVOLUZIONE, L’ESERCIZIO 2018 SI CHIUDE CON +7,4% DI UTILI RISPETTO AL 2017

SNAM IN EVOLUZIONE, L’ESERCIZIO 2018 SI CHIUDE CON +7,4% DI UTILI RISPETTO AL 2017

In uno scenario in cui l’economia italiana può solo sognare prospettive migliori per il futuro, considerate le deludenti performance del presente, ci sono anche tante eccezioni che fanno ben sperare in una svolta, perché si tratta di aziende e gruppi industriali che hanno sempre dimostrato una buona resilienza verso le aggressioni della crisi, anche quella più insidiosa. Tra queste c’è Snam (Società Nazionale Metanodotti), che faceva parte del gruppo Eni, mentre dal 2012 c’è stato il passaggio a Cassa Depositi e Prestiti, attuale azionista di riferimento. Snam ha concluso l’esercizio 2018 con ottimi risultati, un utile netto di 1,01 mld di euro, con una crescita pari a 7,4%. Le previsioni sull’attività erano positive, ma si è andati anche oltre; nelle due stime precedenti, infatti, una a marzo e l’altra a novembre, entrambe avevano espresso valori vicini ai risultati effettivi, ma lievemente al di sotto. Il gruppo, che è quotato a Piazza Affari e sui principali indici globali di sostenibilità, presenta anche il dividendo in crescita del 5%, a 0,22 euro per azione. In rialzo le stime sull’aumento dell’utile, che passa da +4% a 5. Da sottolineare che il dividendo è salito dell’8% in due anni, e il trend di rialzo del 5% annuo è previsto fino al 2022. Snam è leader nella gestione integrata e costruzione di infrastrutture legate al gas, è anche un operatore di grande rilevanza del settore in Europa, per quel che attiene al capitale investito (a fini regolatori RAB, ossia Regulatory Asset Base, gas, elettricità, sistema idrico e volumi di servizio erogati). Il gruppo opera nel trasporto, rigassificazione, stoccaggio e distribuzione del gas naturale. Nel 2012 l’ingresso in CDP è stato un evento epocale per quel che concerne la storia della società, passaggio che ha consentito, finora e in futuro, il proseguimento e perseguimento dei target nei piani di sviluppo aziendale e di business, sia in ambito nazionale che all’estero, in un’ottica di tutela delle caratteristiche di pubblico servizio delle sue attività. Con il nuovo azionista di riferimento non è cambiato l’assetto organizzativo, e in generale la governance del gruppo. La capogruppo quotata in Borsa a Milano, esercita il controllo anche sulle altre 4 società operative: GNL Italia, Snam Rete Gas, Stogit e Italgas, le quali si occupano, ognuna con competenze proprie,  di trasporto, rigassificazione, stoccaggio e distribuzione in rete del gas naturale. Attività, queste, come già si è accennato, sottoposte alla regolazione da parte dell’Autorità per l’Energia Elettrica e Gas. Il ruolo della capogruppo è quello di guidare strategicamente l’attività, con una direzione di coordinamento  ed erogazione di servizi. In un comunicato stampa pubblicato nel sito ufficiale del gruppo, si legge che in seguito alla recente riunione del CdA, sotto la presidenza di Carlo Malacarne, è stato approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio di esercizio per il 2018. Tra le delibere anche la proposta di distribuzione di un dividendo pari a 0,2263 euro per azione, da rivolgere all’Assemblea degli azionisti. Con evidente compiacimento, nel comunicato si leggono anche le considerazioni sui progressi dell’attività di Snam, e si sottolinea che i principali indicatori economici risultano in crescita rispetto all’esercizio precedente, comunque superiori alle “guidance” comunicate al mercato. Dunque, com’è stato già rilevato, l’utile netto è di 1.010 milioni di euro. Ossia in termini di numeri +70 mln di euro, e in percentuale +7,4% rispetto al 2017, “che beneficia del positivo andamento della gestione e della riduzione del costo del debito.” Sempre nel comunicato si sottolineano i dettagli della “transizione energetica”, già annunciata nel Piano strategico di novembre scorso. Sono stati dunque avviati nuovi movimenti di business, che collocano il gruppo in una posizione di leader, anche per effetto dell’acquisizione di eccellenze tecnologiche nel settore. L’Amministratore Delegato di Snam, Marco Alverà, ha dichiarato al riguardo: “Il 2018 è stato un anno di grande evoluzione per Snam. Abbiamo superato tutti i nostri obiettivi industriali e finanziari e l’avvio del progetto Snamtec valorizza il riposizionamento della società come protagonista della transizione energetica. Le nuove iniziative nel gas rinnovabile, nell’efficienza energetica e nella mobilità sostenibile, oltre all’innovazione tecnologica e sociale, sono diventate la cifra distintiva della Snam dei prossimi anni. Grazie al positivo andamento della gestione, all’efficienza operativa, alla riduzione del costo del debito e al buyback abbiamo aumentato negli ultimi due anni l’utile per azione del 26% e il dividendo dell’8%, posizionandoci nella fascia più alta del settore. I progressi fatti nel 2018 ci hanno consentito di presentare un importante piano di crescita e sviluppo per i prossimi quattro anni. Aumenteremo gli investimenti in Italia e punteremo a far crescere l’utile e il dividendo per azione del 5% all’anno. A fine piano, l’utile derivante dagli investimenti per la transizione energetica, dai nuovi servizi e dalle attività internazionali supererà il 25% del totale”.