TRUMP CONTRO IL SUO EX AVVOCATO. ACCUSE SPECULARI: “IL BUGIARDO SEI TU”

“Razzista”, “truffatore”, “imbroglione”. Lo dice, di Trump, il suo ex avvocato.“Ridicolo”, “patetico”. dedito alla frode: così gli risponde Donald. Una rissa, senza alcun dubbio. Ma fin dove vogliono portare, gli insulti? Scaviamo più a fondo. L’avvocato Cohen raggiunge l’apice delle sue accuse quando dice che Trump “mentì agli americani” e per di più “disse anche a me di mentire al Congresso”; per lui “mentire era normale”.A sinistra risponde uno squillo, proveniente dalla Casa Bianca: “Cohen sta mentendo per ridurre il tempo che passerà in prigione”, “ha colto una nuova possibilità per spargere le sue menzogne”, lui che era stato “radiato dalla Corte Suprema per menzogne”. Così i due contendenti portano l’attacco al cuore degli statunitensi, nella terra dove il tradire la moglie può essere perdonato, ma se lo neghi, mentendo, rischi l’ostracismo da parte della comunità tutta.Sui contenuti della querelle Trump / Cohen è inutile soffermarsi più di tanto. Un riassuntino di tutte le polemiche che hanno investito l’inquilino della casa Bianca fin dalla campagna elettorale: Wikileaks, Russiagate, sessismo, razzismo. Più stuzzicante l’indiscrezione secondo la quale Donald Trump non avrebbe mai pensato di vincere le elezioni e si sarebbe solo preoccupato di spararle più grosse che poteva per promuovere il brand Trump.Riferisce l’Huffington post che, a sentire Cohen, in privato Donald confessasse che “non si aspettava di vincere le elezioni, non ha mai avuto intenzione di guidare questo paese, la considerava un’opportunità di marketing”. Usa, paese in cui entri in politica per fare quattrini e ti trovi a vincere le presidenziali.Tutto è possibile, a conferma della sezione I dell’articolo II della Costituzione Usa che stabilisce che chiunque, purché “natural born citizen”, può aspirare alla carica di Presidente. Forse sarebbe stato il caso di aggiungere “preferibilmente se non racconta balle”. O quanto meno se non si fa scoprire.