ALMENO L’ACCORDO SU QUALCOSA C’È. IL M5S FA DIRE NO ALLA LEGA SULLE TRIVELLE

ALMENO L’ACCORDO SU QUALCOSA C’È. IL M5S FA DIRE NO ALLA LEGA SULLE TRIVELLE

È stato finalmente trovato un accordo al governo per l’approvazione del decreto legge sulle trivellazioni in mare, che aveva minacciato la “pace” (se mai c’è stata) tra M5S e Lega nei giorni scorsi. Dopo le minacce di dimissioni da parte del ministro dell’Ambiente Sergio Costa, finalmente si è riusciti a mediare:l’accordo prevede che i canoni di concessione delle trivelle aumentino di 25 volte (e non 35, come proposto in una precedente bozza) e le ricerche di idrocarburi in mare vengano sospese per 18 mesi.Per capire il tutto, cerchiamo prima di fare chiarezza su cosa si intende quando si parla di “trivelle”: si tratta di strutture installate in mare atte alla ricerca del petrolio, con una o più torri di perforazione di pozzi petroliferi, posizionate perciò dove sono presenti giacimenti di idrocarburi. Ce ne sono di due tipi: “fisse”, le cosiddette piattaforme di produzione, ancorate al fondale marino; e “mobili”, le piattaforme di perforazione. Quella che chiamiamo “torre di perforazione” è la parte visibile delle trivelle (una sorta di “punta dell’iceberg”), e può essere alta anche più di 60 metri.La trivellazione è un’attività che ha quasi cento anni, iniziata negli anni 30 nel golfo del Messico. Anche noi cittadini fummo chiamati a dare la nostra opinione sulle perforazioni nei mari e la tutela delle risorse naturali, ma solo il 31 per cento di noi andò a votare nel 2016, quando ci fu un referendum abrogativo a riguardo. Ci veniva chiesto se ammettere o meno che le imprese potessero estrarre idrocarburi fino al loro esaurimento, ma non essendo stato raggiunto il quorum, il referendum non ebbe alcun esito.Il decreto Semplificazioni, di cui fa parte la “questione trivelle”, passerà alla Camera entro il 12 febbraio. Amarezza per la Lega, che vede nei Cinque stelle il “partito del no”, sempre ostile a ciò che il Carroccio propone. Salvini ha dichiarato: “Cominceremo a imporre un po’ di sì, garantito. L’unico No è agli sbarchi”.