AMMINISTRATIVE SASSARI: QUALI LE IDEE E I PROGRAMMI DEI DUE CANDIDATI?

AMMINISTRATIVE SASSARI: QUALI LE IDEE E I PROGRAMMI DEI DUE CANDIDATI?

Dalla lunga intervista oggi sulla “Nuova Sardegna” al candidato della destra Nanni Campus si capiscono due cose: la prima è che Campus è un uomo intelligente maanche un politico accorto (ha imparato l’arte, nell’ormai lungo percorso fatto dentro la politica e persino al Senato); la seconda è che la gara tra due persone rispettabili e serie come è lui stesso, Campus, e come è certamente il suo avversario di centro-sinistra Mariano Brianda, si giocherà su un tema dominante, l’indipendenza o quanto meno l’autonomia del futuro sindaco dai partiti.I partiti erano l’ossatura fondamentale della democrazia nella prima Repubblica. Il loro timbro garantiva l’elezione di un sindaco. Oggi sono diventati compagni di strada ingombranti. Capita, andando in giro per l’Italia, di trovare esponenti sperimentati dei partiti truccati con baffi e barbe finte, cioè – fuor di metafora – “coperti” da liste civiche, nel tentativo di far dimenticare le loro origini.Questo ben inteso confligge con la realtà “buona” che tuttora esiste in molti partiti: che hanno ancora i loro militanti, i quali ci credono, e spesso sono onesti e non cercano poltrone, e si sacrificano ne circoli e sezioni (per chi ancora ce li ha e li tiene aperti).Rispettabilissimi, questi militanti di base, e certamente da valorizzare. Ma il tasso di astensioni elettorali ci dice che l’appeal dei partiti (o di quel che ne resta, perché ci sarebbe molto da dire su come si sono ridotti) è in picchiata,in caduta libera. Brianda – ci dice il suo avversario Campus – avrà a che fare coi partiti della sua coalizione, anche se li ha “domati” imponendo loro la sua linea (gli assessori, come del resto assicura la legge, li sceglierà lui, non le segreterie cittadine); invece lui – Campus – no, lui è”libero” da condizionamenti, perché – ci assicura – la questione l’ha risolta prima.Bah. Non si offenda Nanni Campus, che è un uomo d’onore, e se lo dice vuol dice anche che ci crede. Ma i partiti della coalizione di destra alle recenti Regionali si sono fatti sentire, e come..Salvini ha tirato i fili da dietro e anche da davanti a Solinas. Vero che Solinas non ha il peso di Campus, né la sua statura. Ma io dubito fortemente che assisteremo- se vincesse Campus – a una legislatura senza partiti.Che poi i partiti, a Sassari, sono interessi, e gruppi di interessi. E vuoi che questi interessi si astengano del tutto? Vuoi che non vogliano mettere bocca sulla politica del sindaco, avendo una loro rappresentanza in Consiglio comunale?No, mi spiace ma io non ci credo. Chiunque dei due vinca (io voterò Brianda, ma rispettando Campus anche per il suo passato politico) dovrà poi vedersela con le rispettive coalizioni e dovrà ribadire giorno per giorno con atti concreti e con fermezza la sua indipendenza.E’ nella natura delle cose, direi nella forma stessa della legge elettorale che non a caso affida a due voti separati la designazione del sindaco e quella dei consiglieri. Ma meglio così che avere due marionette con la fascia tricolore senza nessun peso specifico, manovrate da altri poteri fuori scena. La personalità seria di Nanni Campus e di Mariano Brianda ci assicura che non si limiteranno a eseguire ordini altrui ma che guideranno davvero le loro eventuali giunte imponendosi alle loro maggioranze consiliari. Votiamoli dunque serenamente, per quel che sono e per quel che rappresentano. La politica, la vera politica, si fa sulle idee e sui programmi: ad esempio, qual è la visione di Sassari dei due candidati? Ecco un buon tema sul quale discutere apertamente. Iniziamo da qui.