EFFETTO GIGE SUL WEB. QUANDO I LEONI DA TASTIERA DIVENTANO PECORE
Racconta Platone, nella Repubblica, la storia del pastore Gige e del suo anello dell’invisibilità, trovato per caso in una grotta. Grazie all’anello Gige potè sedurre la moglie del re diLidia, e poi, con la complicità della donna, ucciderlo e prenderne il posto. Questa narrazione servì al filosofo greco per dimostrare l’impossibilità per chiunque, anche per l’uomo più virtuoso, di resistere alla tentazione di comportarsi in modo crudele e cattivo, se gli viene garantita l’invisibilità, l’anonimato. Un pretesto letterario per arrivare a disquisire della morale come di un costrutto, frutto della paura delle sanzioni, delle conseguenze. Il concetto dell’habeas corpus alla sua radice: senza prova del danno non c’è sanzione. Una tesi, quella di Platone, che anticipa la lezione delle grandi religioni monotematiche, in cui i fedeli sono osservati e giudicati dall’alto, anche quando pensano di non essere visti, proprio per ricondurre le greggi ad un comportamento probo anche in assenza di testimoni umani. La religione come forma di controllo occulto delle pulsioni e delle tentazioni degli uomini. Questa assenza di conseguenze ha trovato la sua forma estrema nel cosiddetto “effetto Gige” relativo al web. Infatti, la possibilità dell’anonimato su internet, anche sotto forma di falsi profili, in cui rientrano anche i cosiddetti troll o disturbatori, comporta un incremento della disinibizione, del comportamento scorretto, della diffusione di parole od immagini che, nel mondo reale, non si oserebbero mostrare. Questo “effetto Gige” fu postulato in alcuni studi di carattere psicologico, compiuti negli anni 90, da due ricercatori, M. Lea e R. Spears, che elaborarono il modello S.I.D.E., Identità sociale degli effetti di deindividuazione, utilizzato ancora oggi per la spiegazione del fenomeno dell’aggressività in rete, tra cui rientrano, tra gli altri, il cyber bullismo, il black mailing, lo spamming offensivo, le fake news. Un modello in cui l’anonimato della rete rende gli utenti membri di una qualche comunità virtuale, non più individui, con la conseguenza di una perdita di controllo e di inibizione. In termini più prosaici, l’effetto che prende il nome dal pastore Gige, rende pecore nel gregge, ed avere tutti lo stesso colore impedisce il riconoscimento, l’individuazione, e quindi la punizione. Ed in questo discorso si innesca anche l’errore semantico nella denominazione “leoni da tastiera”, perché bisognerebbe parlare appunto di pecore e non di leoni, pronte a seguire il flusso dei dati, della rete. L’effetto anonimato nel web che si riflette nella vita reale, dalle elezioni negli Stati Uniti alla macchina del fango in Italia alla protesta dei gilet gialli francesi. Moti ondosi messi in movimento da personaggi anonimi, creati appositamente, radunati ed organizzati e poi sparsi come chiodi sull’asfalto, privati del riconoscimento perché pur lavorando accanto si usano falsi profili. L’effetto Gige è intuito da tutti, ognuno di noi si è chiesto perché seminare odio, ipotizzando una qualche oscura macchinazione garantita dalla possibilità di essere liberi dalle conseguenze. Dante immaginò l’Inferno, scrivendo per l’accesso al mondo di Lucifero ciò che forse ora dovrebbe riportato quando si accede alla rete: lasciate ogni speranza o voi che entrate. O perlomeno non sperate di sapere sempre con chi state parlando, con chi interagite. Negli Stati Uniti la possibilità dell’anonimato ha creato situazioni paradossali di relazioni virtuali, in cui persone fiduciose si sono affidate a chi non esisteva, né come sesso né come identità. Ed i cacciatori di identità sono proliferati come una volta i cacciatori di taglie nel selvaggio west. Tecnici specializzati nell’individuazione degli inesistenti girano l’America scoprendo realtà un tempo inimmaginabili, scavando nel virtuale per dare un senso al reale. Ed anche in Europa ormai si assiste alla nascita di profili falsi finalizzati all’estorsione, al ricatto, allo sbeffeggiamento. Forse aveva ragione Platone, la morale è solamente un costrutto, ma prima o poi basterà andare suwww.iotiassolvo.com, per non temere neanche le conseguenze divine.
