FUMATA NERA AL CONSIGLIO DEI MINISTRI SUI RIMBORSI AI TRUFFATI DALLE BANCHE
Che non fosse né semplice né immediatorimborsare i truffati dalle bancheera evidente anche ai bambini. Il pressing incessante sul ministro Tria ad opera dei due vicepremier, affinché varasse l’apposito decreto, al momento non ha sortito alcun effetto. E infatti,dal Consiglio dei Ministri di ieri, dove il tema era all’OdG, arrival’ennesimo rinvio. Le posizioni tra le parti rimangono distanti: alle richieste di rimborsi generalizzati, senza arbitrati e contenziosi,il ministro dell’Economia fissa rigidi palettihttps://www.alganews.it/2019/04/04/tria-se-ne-va-anzi-no/… Il sì a procedere verrà dato a patto che ci sia un’autorità competente(Anac/Consob)a stabilire chi ne abbia diritto e a quanto ammonta il rimborso.E, cosa non di secondaria importanza, va modificata la legge di bilancio, insiste Tria, per fornire uno scudo ai funzionari del suo ministero da possibili infrazioni di regole europee. L’Italia è una ‘sorvegliata speciale’ su questo punto:no rimborsi a pioggia, ha più volte ribadito la Ue,ma solo a quanti hanno investito senza conoscere il rischio che stavano correndo. Un tira e molla infinito con un Tria che appare dimissionario un giorno sì e l’altro pure ei due vicepremier che non mollano la presa. Su questa disputa,Conte media come può,dando ora un colpo al cerchio, ora alla botte:“Tria stia sereno, abbiamo un miliardo e mezzo per far fronte ai truffati, nei limiti delle regole europee”. Più che il ministro dell’Economiaa non star sereno è il bilancio dello Stato,coi conti sempre in picchiata ed il Documento di Economia e Finanza alle porte. Fumata nera, dunque per i truffati dalle banche,mentre il pressing continua, così come le minacce, seppur velate, di un possibile cambio di guardia a via XX Settembre.
