GREGORIO DE FALCO: ‘E IO SALGO A BORDO, C***O

GREGORIO DE FALCO: ‘E IO SALGO A BORDO, C***O

Dissidenti si nasce.Contro le regole imposte se ritenute sbagliate, e ancor più se toccano i diritti umani. E quelle di Salvini per frenare i flussi migratori (‘In Italia si arriva solo col permesso, lotta dura a scafisti e trafficanti di esseri umani’) aGregorio De Falco,ex capitano della Marina ed ex senatore pentastellato, ora nella fila del gruppo misto, vanno strette. Anzi strettissime.“ Tra una vita umana e milioni di like non esiterei neppure un istante a scegliere la prima. Ecco, la differenza è tutta qui”, ha twittato il dissidente per antonomasia. Che per ‘fare la differenza’ha deciso di tornare a bordo, stavolta però su una Ong, la ‘Mediterranea’ per contribuire a soccorrere i naufraghi. Non appena tutti gli aspetti tecnici saranno definiti. E, sottolinea il senatore,da uomo libero e indipendente, senza colore politico o scopi utilitaristicisemplicemente perché ‘voglio tornare a fare cose concrete, in continuità coi tempi in cui indossavo la divisa. Salvare le vite umane è un dovere, un imperativo categorico’.Dissidente sì ma nel rispetto dei principi in cui ha sempre creduto, principi che non intende derogare in nome di una politica acchiappa-consensi.La legge del mare è altro. La legge del mare salva chi è in pericolo. Alla politica l’onere di trovare soluzioni, soluzioni che nulla hanno a che vedere coi porti chiusi o i respingimenti. ‘E se è vero che gli sbarchi sono diminuiti, continuano però le partenze e i morti in mare. Ecco, è a queste che dobbiamo dare soccorso’