INTRIGHI NELLA GRANDE MELA
Ha fatto notizia l’esecuzione di Frank Calì, padrino con ambizioni del clan Gambino colpito da sei proiettili a New York. Era tanto che non avveniva un delitto così importante, hanno detto. Anche se poi alla fine hanno arrestato Anthony Comello, uno strano tipo, ossessionato da idee cospirative, senza apparenti legami con la mafia.Le cronache di questi mesi raccontano molto. Il 26 ottobre Vincent Zito, 77 anni, vicino ai Lucchese, è stato assassinato davanti alla sua abitazione a Brooklyn. Due le ferite, una mortale. Era noto per prestare soldi con interessi pazzeschi, aveva denaro. Un tesoro che faceva gola a Anthony Prandella, membro dei Gambino: la procura americana lo ha incriminato accusandolo di essere stato lui a freddare l’ex amico nei pressi della villetta color rosso mattone. Cinematografica la fine di uno dei Bonanno, Sylvester Zottola. Era seduto sulla sua auto nel Bronx, in coda ad un drive-in per prendersi un hamburger. Non ha fatto tempo a comprarlo, un uomo gli ha sparato cinque volte. L’inchiesta si concentrerà su un esponente dei Bloods – una delle gang più famose – che avrebbe pagato un complice per tirare su Zottola. La polizia, non esclude neppure, che il vero mandante sia un gruppo albanese. Gli investigatori rileggono anche un episodio avvenuto in luglio, quando Salvatore Zottola, il figlio della vittima, è ferito sotto casa (nella foto l’attacco). Forse gli spari erano anche un’esca per costringere il padre a uscire allo scoperto e “silenziarlo” per sempre. Intrighi della Grande Mela.
