L’ATTESA PER IL DOSSIER DI MUELLER SU TRUMP E IL RISCHIO DI CENSURE

L’ATTESA PER IL DOSSIER DI MUELLER SU TRUMP E IL RISCHIO DI CENSURE

La relazione sul Russiagate sarà presentata giovedì. Ma il segretario alla Giustizia Barr ha il correttore in mano e gli eventuali omissis preoccupano i democratici. Non ci resta che aspettare e preparare i pop corn. Mentre il fuoco che ha devastato parte dellacattedrale di Notre-Dameè finalmente domato, negliStati Unitic’è attesa per la versione rivista ​dal segretario della Giustizia William Barr deldossier diRobert Mueller, e idemocraticistanno preparando una controffensiva politica e, se necessario, legale. D’altronde, non è facile fidarsi di uno come Barr, che dovrebbe in teoria rappresentare ilpopolo americanoe non essere alla mercè diDonald Trump. Invece fu proprio il presidente a sceglierlo, dopo aver “scoperto” che Barr gli avrebbe garantito maggior potere. Il corposo dossier, su cui Mueller e il suo pool hanno lavorato per due anni, è stato riassunto da Barr in sole quattro pagine – dalle 400 originali – che spiegano come i rapporti di Trump con laRussiasiano stati assolutamente legali. Per questo il presidente aveva anche festeggiato alla Casa Bianca, come se non essere beccato con le mani nel sacco fosse un motivo per brindare Nel frattempo, però, alcuni collaboratori di Mueller avevano spiegato che le quattro pagine di Barr non erano esaustive. Il ministro della Giustizia avrebbe omesso molti fatti compromettenti. Non solo. Barr, che non può per legge presentare il dossier senza prima assicurarsi che non contenga informazioni riguardanti lasicurezza nazionale,elementi di indagini ancora in corsoo rivelazioni fatte davanti algran giurì, ha il correttore in mano, e potrebbe censurare anche parti che potrebbero mettere nei guai il presidente o alcuni suoi collaboratori. LE ARMI IN MANO AL CONGRESSO PER OTTENERE IL DOSSIER INTEGRALE Che armi ha ilCongressoper ottenere il dossier di Mueller nella sua interezza? Potrebbe, per prima cosa,citare a giudizioil dossier strappandolo dalle mani degli amici di Trump. Non esattamente una passeggiata, perché Barr potrebbe rifiutarsi di consegnarlo. In quel caso, il Congresso potrebbe denunciarlo per aver ignorato la citazione a giudizio. In teoria, sarebbe possibile anche ottenere per lui l’impeachmentper non aver collaborato. Ma questa è una strada poco sicura: il caso potrebbe finire anche davanti allaCorte Supremache ha lamaggioranza repubblicana, e avere uniter giudiziarioestremamente lungo con risultati deludenti. Il Congresso potrebbe chiedere a Barr di redigere solo alcuni paragrafi, e non pagine intere. Anche questa opzione è pericolosa, perché il Congresso non ha la più pallida idea di quello che Mueller ha scoperto, e anche solo un paragrafo potrebbe nascondere delle verità importanti. Oppure, Barr potrebbe decidere di pubblicare qualcosa in più pur di non dovere affrontare unabattaglia legale, magari incontrandosi a porte chiuse con alcuni membri del Congresso. Infine, Barr e Trump potrebberoallungare i tempiin modo da passare leelezioni del 2020indenni. Per ora, comunque, i democratici sono irremovibili: vogliono vedere tutto il dossier, senza se e senza ma, e soprattutto senza pagine oscurate. Al di là delle opzioni sul tavolo e delle battaglie politiche, vale la pena ricordare che, in un Paese davvero democratico, il dossier di Mueller dovrebbe essere pubblicato e disponibile a tutti, perché ilpopolo americano, e non solo i democratici, dovrebbe poter sapere chi è davvero Trump e come gestisce il suo potere. È un diritto di tutti noi avere chiare le posizioni del presidente, e delle tattiche che usa per raggiungere certi obiettivi. Comunque, nelle ultime ore,Nancy Pelosiha detto: «Il ministro della Giustizia, che ha dichiarato che il presidente dovrebbe stare al di sopra della legge, rediga quello che vuole, vediamo cosa ci presenta. Non si può giudicare qualcosa che non si è ancora visto. Quindi attendiamo speranzosi di vedere cosa ci consegna». Io, intanto, preparo i popcorn…