LIBIA, IL RUMORE DELLA GUERRA SI SENTIVA GIÀ UN ANNO FA

LIBIA, IL RUMORE DELLA GUERRA SI SENTIVA GIÀ UN ANNO FA

Ora conTripoli assediata dalle truppe di Haftar, resta sempre più incerta la sorte di migliaia di profughi, rifugiati e migranti prigionieri nelle carceri libiche. L’Unhcr chiede con urgenza e preoccupazione il rilascio e l’evacuazione dei detenuti bloccati dal fuoco incrociato. Preoccupa in particolare la sorte di circa 1.500 (ma sono solo quelli registrati,) rinchiusi in tre centri di detenzione – Qasr Ben Gashir, Abu Salim e Gharyan – vicini a Tripoli. Noi siamo in contatto dal mese di ottobre con un gruppo di eritrei internati a Ben Gashir a circa 30 chilometri da Tripoli dove sono prigionieri almeno in 500 tra cui anche molte donne incinte e bambini. Oltre alle condizioni disumane in cui vengono tenuti da mesi, adesso si aggiunge il terrore del conflitto.Da stasera saranno abbandonati a loro stessi con il pericolo di essere catturati e rivenduti ai trafficanti. Oltre agli eritrei, etiopi e sudanesi