MIGRANTI, COSA SIAMO DIVENTATI NOI?
-Ieri Papa Francesco ha incontrato alcuni dei 216 sopravvissuti al naufragio dell’11 ottobre del 2011 quando – con il consueto rimpallo di responsabilità tra Malta e Italia – facciamo annegare 280 di circa 500 persone: tutti siriani, famiglie con bambini piccoli, in fuga dalla guerra passando per la Libia. Li ho incontrati anche io lunedì scorso e ho incrociato gli occhi di un padre che ha perso 4 figlie (la più grande di 10 anni), un giovane che ha perso 11 membri della sua famiglia, un altro padre che spera ancora dopo 9 anni che il figlio disperso possa ancora essere vivo.L’intervento immediato di una nostra nave della Marina Militare vicina al barcone poco dopo affondato, avrebbe potuto salvarli tutti.Il 10 giugno il gup di Roma deciderà se rinviare a giudizio i due ufficiali della Marina e guardia costiera Italia che – dopo diversi tentativi di offuscare la vicenda – sono indagati per omicidio colposo plurimo per aver ritardato l’intervento.L’11 ottobre 2013 capita ad una settimana dal naufragio del 3 ottobre a Lampedusa: quello che avrebbe dovuto scuotere gli animi e renderci tutti più compassionevoli verso chi è costretto ad affrontare quel viaggio. Di seguito il link con gli agghiaccianti file audio pubblicati sull’Espresso dal collega Fabrizio Gatti che ha fatto riaprire il caso.http://video.espresso.repubblica.it/…/naufragio…/10267/10368
