NOTRE DAME STORIA, LEGGENDA E SOGNO DI UOMINI

NOTRE DAME  STORIA, LEGGENDA E SOGNO DI UOMINI

“…E questo è il tempo delle cattedrali. La pietra si fa statua, musica e poesia. E tutto sale su verso le stelle. Su mura e vetrate. La scrittura è architettura”( cfr. E’ il tempo delle cattedrali di Riccardo Cocciante) Si’, lì dove la Senna incontra la città di Parigi, dove la bellezza incontra la poesia, nasce Notre Dame, letteralmente “Nostra Signora”; lì dove la guglia eleva al cielo la grandezza umana e dove la preghiera si fa luce, meraviglia, canto, lì è il centro della Francia. Perché è “ La Cattedrale”, perché dal sagrato davanti la chiesa parte il famoso Punto Zero, una stella di bronzo a indicarne la presenza e da lì il mondo sa che vengono calcolate tutte le distanza delle strade francesi. Al centro si staglia lei, la cattedrale gotica più famosa nel mondo. Di proprieta’ dello Stato francese ma con facolta’ di utilizzazione data alla Chiesa cattolica come per tutte le chiese francesi, patrimonio dell’umanità UNESCO dal 1991. Rappresenta la continua ricerca di Dio da parte dell’uomo, non a caso sorge sui resti di un antico tempio pagano dedicato a Giove. Fu Giulio Cesare a farlo edificare dopo la vittoria su Vercingetorige e l’annessione della Gallia. Fu per iniziativa del vescovo Maurice de Sully nel 1163 che si inizio’ ad edificarla su un precedente edificio sacro che era affiancato da un’altra chiesa dedicata a Nostra Signora. Vennero demolite le due chiese di Santo Stefano ( Sant’ Etienne) e di Nostra Signora e la prima pietra venne posata alla presenza di papa Alessandro III. Il nome della cattedrale proviene dalla statua della Vergine con il Bambino che si trova sulla colonna nella parte a sud-est del transetto. La cattedrale venne costruita in stile gotico ad opera delle maestranze Cistercensi. La costruzione fu condotta in due fasi: entro il 1250 sotto l’influenza dei Templari, fu completato l’edificio con le due torri, mentre fino alla metà del XIV secolo si ebbe una serie di interventi alla struttura sia interna, sia esterna, fino a raggiungere l’aspetto attuale. Lo stile gotico rappresentava uno slancio verso il cielo, questo era l’intento dei progettisti. Le dimensioni della cattedrale superarono di gran lunga quelle delle chiese di quel periodo storico e per garantire adeguata stabilità furono usati i cosiddetti ” archi rampanti” che resero la cattedrale di Notre-Dame molto interessante dal punto di vista stilistico ed architettonico, pur non essendo previsti nel progetto di base. L’inserimento degli archi rampanti , si rese necessario per mantenere saldi e stabili i muri troppo sottili. La realizzazione della cattedrale comporto’ il mutamento dell’assetto urbanistico di un intero quartiere. Essa con i suoi 130 m di lunghezza e 35 di altezza sotto le volte, è una delle chiese più grandi al mondo e un dato eccezionale è rappresentato dal fatto che sia una chiesa gotica a cinque navate. Solo la chiesa abbaziale di Cluny o la basilica di San Pietro, per intenderci, hanno 5 navate.Sul prospetto frontale vi e’ un grande rosone con la statua della Vergine e il Bambino tra due angeli. A destra e a sinistra ci sono le statue di Adamo ed Eva che rimandano al peccato originale. Le statue sono state rifatte da Viollet-Le-Duc nel XIX secolo. Il prospetto a sud che si rivolge alla Senna, invece, ospita la cripta gotica dove è conservato il Tesoro della Cattedrale. Di grande impatto oltre alle immense vetrate che proiettano all’interno la luce e creano giochi di colori sulle pareti severe, slanciate, a dare un senso mistico al pensiero del visitatore o del credente, è la Galleria dei Re. In questa galleria sfilano 28 statue a rappresentare i re della Giudea . Durante la Rivoluzione Francese le statue furono decapitate e mutilate in quanto viste come simboli del dispotismo. Alla base di questo scempio c’era un errore: la certezza che quelle fossero le effigi dei re francesi. Nel XIX secolo furono restaurate da Viollet-le-Duc. La Cattedrale di Notre-Dame nel corso dei secoli venne più volte restaurata e subì l’onta del saccheggio e tentativi vari di distruzione. A partire dal Rinascimento si assistette all’aggiunta di diversi stili che cominciarono ad avvicendarsi nell’edificio che presenta anche decorazioni tipicamente rinascimentali e barocche. Nel 1548 fu danneggiata dalle sommosse degli ugonotti; durante la Rivoluzione francese fu messa a ferro e fuoco, molti tesori trafugati e statue distrutte. Nel settecento venne ribattezzata “Tempio della Ragione” e adibita al culto dell’Essere Supremo, anche se poi le fu arrecata offesa utilizzandola semplicemente come magazzino e deposito. Napoleone salvò la cattedrale dal suo ingiusto declino quando la scelse come luogo dove celebrare la sua incoronazione a imperatore nel 1804. Ma in quel periodo il decadimento della cattedrale era proprio avanzato tanto che per l’occasione dell’incoronazione, non potendo restaurarla completamente, per mancanza di tempo e mezzi, le pareti della chiesa furono tappezzate di tende ed arazzi per nascondere i buchi e il degrado.A Notre Dame si tenne la convocazione degli Stati generali cioè dei rappresentanti dei tre ceti sociali esistenti nello Stato francese prima della Rivoluzione. L’assemblea, voluta nel 1302 da Filippo IV, il Bello, aveva lo scopo di limitare il potere della monarchia. Gli Stati Generali si riunivano quando incombevano sul paese pericoli imminenti ( cfr. Wikipedia). Dentro la chiesa più famosa di Francia si celebrarono eventi come la riabilitazione e beatificazione di Giovanna d’Arco, la liberazione di Parigi dai nazisti, funerali di stato e commemorazioni come quella per le vittime del 2009 del volo Air France o degli attentati di Parigi del 2015. Le fredde pareti del tempio assistettero impassibili o partecipi, non lo sapremo mai, al suicidio dello scrittore Dominique Venner sparatosi nei pressi dell’altare maggiore e quello di un giovane intellettuale messicano in esilio a Parigi che scelse il luogo sacro per porre fine alla sua vita. Notre Dame subiva l’onta del tempo e degli uomini, le vendette della Storia e i giochi dell’ignoranza sebbene dentro di sé custodisse tesori di inestimabile valore, simboli della cristianità: la corona di spine che portò in testa Gesù, un chiodo e un pezzo della croce (anche se la chiesa cattolica è sempre stata ufficialmente silente in merito), le reliquie di San Luigi, come alcune ossa e la tunica. Notre Dame si avviava al lento e inesorabile declino, destinata all’abbattimento, fino a quando una storia d’amore non diede la parola a quelle pietre, non fece di quelle luci che filtravano nel buio di una silenziosa chiesa le magiche lacrime di un povero gobbo, non fecero di quella guglia a stagliarsi sul cielo di Parigi il simbolo e la voglia di riscatto della gente che viveva ai margini: Notre Dame di Paris di Victor Hugo regalò al mondo una storia, una chiesa, una meraviglia. Così il programma di restauro fu avviato nel 1845 sotto la direzione di Viollet-le-Duc.. Egli era un architetto fautore del «restauro stilistico» Le sue aggiunte alla cattedrale, ritenute “ arbitrarie” però lo esposero ad aspre critiche . Lungo la “galleria delle Chimere” a Notre Dame di Parigi sono, infatti, famosissimi i suoi gocciolatoi a forma di demoni o di animali mostruosi, chiamati Gargoyle, termine etimologicamente derivante dal latino gargulio, la gola da cui escono le acque piovane e vanno a terra. Sono posti in alto, raggiungibili dopo avere scalato ben 387 gradini della torre nord della cattedrale. Mostri a dominare lo spazio dall’altezza di Notre Dame, a contenderselo con le chimere, animali fantastici, e fra questi Stryge, spirito maligno a volare di notte. Mostri a difendere la cattedrale dal maligno come le maschere apotropaiche difendevano le case di poveri e ricchi nell’antichità. E poi vi è lei, quell’unica campana a salvarsi dall’ira dei popoli affamati.La campana di Notre Dame de Paris non suona quasi mai. Solo nelle occasioni veramente solenni si può ascoltare il suono che molti descrivono come puro e perfetto. Pare che durante la rivoluzione francese furono sottratte alla chiesa tutte le sue campane, per essere fuse e fare armi. Solo una si salvò : “ Emmanuel” è il suo nome e non si sa se fu lasciata al suo posto per rispetto o per l’impossibilità di trafugarla. I suoi rintocchi sottolineano il passaggio di eventi speciali. Secondo una leggenda raccontata dai parigini, “quando si decise di rifondere la campana per rifarla le donne di Parigi gettarono nel metallo fuso i loro gioielli in argento ed oro; da qui verrebbe la purezza del suono”.( viaggioineuropa.it) Soltanto nel 2013 la cattedrale è finalmente riuscita a reinserire tutte le campane. Notre Dame è anche leggenda con quelle sue guglie, quelle sue immense volute, quelle statue mostruose a racchiudere linguaggi alchemici.“Sulla facciata principale pare sia nascosta proprio l’allegoria dell’Alchimia, che regge un libro aperto e uno chiuso, a rappresentare sapienza mondana ed esoterica. Fra le sue ginocchia la Scala Philosophorum rappresenta il cammino dell’adepto. Sul tetto potrete invece vedere la statua dell’Alchimista, un vecchio pensoso col berretto frigio, mentre si racconta che i maestri occulti del XIV secolo s’incontrassero davanti alla Porta Rossa. La lettera HIl profilo della facciata occidentale di Notre Dame, con le due torri simmetriche, ha la forma della lettera “H”, secondo gli studiosi di esoterismo legata all’ascensione al cielo.”( cfr. sul sito Si 24). Secondo una leggenda le serrature e le cerniere decorate del portone principale, un’opera di cesellatura impressionante, furono realizzate perché il giovane fabbro che doveva realizzarle vendette l’anima al diavolo in cambio del suo aiuto. Le porte non si aprivano al momento dell’inaugurazione. Ci volle un esorcismo. Di li a poco il giovane fabbro rese l’anima a Satana. Un’altra triste leggenda è legata ai cavalieri Templari che tanto lustro diedero alla cattedrale di Notre Dame. Il re Filippo il Bello, indebitato con la confraternita, ordì ai loro danni una congiura. Essi furono accusati di eresia, di pratiche esoteriche e pagane, di stregoneria. Complice il papato furono catturati, torturati e il loro ordine disciolto. Il 18 marzo del 1314 il loro Gran Maestro, Jacques de Molay, dopo avere rilasciato una confessione estorta con la tortura, portato al rogo, ritrattò la stessa, dichiarò di morire innocente e fu arso vivo rivolgendo il viso verso l’immagine della Vergine sulla Cattedrale di Notre Dame. Prima di morire, però, lanciò una maledizione: La morte avrebbe colpito il papa e il re quello stesso anno e che fosse dannata la dinastia del re fino alla tredicesima generazione.Luigi XVI di Francia, ghigliottinato durante la rivoluzione francesce, fu il tredicesimo discendente di Filippo il Bello.Pare che prima di fare calare la mannaia della ghigliottina, il boia avesse sussurrato all’orecchio del re : “ Jacques de Molay…sei stato vendicato” ( cfr. il Corriere della Storia)Una lapide nei pressi di Notre Dame ricorda il rogo del Templare morto innocente. “…Con tante pietre e tanti giorni, con le passioni secolari l’uomo ha elevato le sue torri. Con le sue mani popolari,con la musica e le parole ha cantato cos’è l’amore e come vola un ideale nei cieli del domani…”( E’ il tempo delle cattedrali di Riccardo Cocciante)Si. E’ ancora il tempo delle cattedrali, finche’ l’uomo guarderà al cielo, finche’ non ripiegherà su se stesso, finche’ quel ” punto zero” sia solo l’inizio di ogni ripartenza e mai uno stop al sogno. Quella guglia che ieri 15 aprile è caduta maestosa e dignitosa dopo avere portato il peso della Storia, quelle fiamme che si sono levate al cielo mordendo ogni angolo della umana bellezza e della gloria, siano solo una prova, un segno della grandezza dell’Uomo che risorge insieme alla Cattedrale simbolo di un popolo e dell’umanità tutta.