OTTO PERSONE SU DIECI CHE CONOSCO NON SAPEVANO CHI FOSSE LA STANCARELLI

OTTO PERSONE SU DIECI CHE CONOSCO NON SAPEVANO CHI FOSSE LA STANCARELLI

Otto persone su dieci che conosco non sapevano chi fosse la Stancarelli prima di questa sua pessima uscita.Usare un ragazzo che ha detto cose giuste con la pancia e la testa aperta anziché col “Devoto-Oli” in mano, per sperare di vendere qualche copia in più dei propri libri, lo trovo altamente scorretto.Uno scrittore non dovrebbe mai, in alcun modo, porsi su un piedistallo per affossare chi dimostra (almeno in apparenza, visto che il ragazzo frequenta il Liceo e che comunque sono affari suoi come, quando e quanto usare il dialetto) una minor proprietà di linguaggio.Semmai, dovrebbe farsi carico e portavoce di ideali giusti, e in questo caso, trattandosi di una discussione contro un fascista e non certo di un convegno di linguisti, direi che la signora ha perso una buona occasione per dimostrarsi davvero capace.Pensateci, ogni tanto, quando entrate in libreria. Ché un libro, saggio o romanzo che sia, è una cosa preziosa: racchiude pezzi di noi che scriviamo e di voi che leggete. E delle parole dovremmo sempre avere cura, così come di certi “pischelli” come Simone (che un nome ce l’ha).