PER LA FAMIGLIA CUCCHI, UNA GRANDE VITTORIA

DIECI ANNI PER AVERE GIUSTIZIA. UNA ENORMITà. E INSIEME UN FATTO ENORME: LO STATO HA AMMESSO DI AVER TRUCCATO LE CARTE PER COPRIRE CHI COME E PERCHé AVEVA UCCISO DI BOTTE E DI BUGIE STEFANO CUCCHI. VITTORIA, GRANDE VITTORIA. NON C’è STATA BUGIA CHE ABBIA RETTO, COPERTURA CHE ABBIA TENUTO, COMPLICITà CHE ABBIA RESISTITO. è STATA DURISSIMA, SOPRATTUTTO PER LA FAMIGLIA DI STEFANO. MA IL MURO è VENUTO DAVVERO Giù, ORA SI VEDE TUTTO E TUTTI CONFESSANO TUTTO, O QUASI. POTEVA NON ACCADERE, POTEVA NON ACCADERE. E LO STATO HA SCELTO DI DEPORRE LE ARMI, FARE AUTOCRITICA E CHIEDERE SCUSA. E COSì SI SALVA MENTRE CI SALVA. POTEVA NON ACCADERE E INVECE è ACCADUTO. L’ARMA DEI CARABINIERI SI COSTITUIRà PARTE CIVILE AL PROCESSO. BELLA MOSSA, CORRETTA, PROMETTE BENE. LA STORIA, PRONUNCIATA IN AULA, DEL PESTAGGIO DI STEFANO IN CASERMA FA RIBREZZO. ANCOR Più RIBREZZO, ORA, LA RESISTENZA OPPOSTA DAL MURO DI GOMMA ALLA VERITà DEI FATTI. NON SIAMO ABITUATI A VEDERE LE COSE COME STANNO NEI GRANDI MISTERI CHE CI TORMENTANO E COINVOLGONO I GRANDI POTERI. STAVOLTA L’ABBIAMO VISTA.