QUEI SEGNI INDELEBILI DELLA GUERRA

QUEI SEGNI INDELEBILI DELLA GUERRA

La guerra distrugge la vita sociale di una popolazione mentre le ideologie non possono passare in secondo piano. La passione e la determinazione diventano il motore della vita, mettendo in serio pericolo l’affermazione della personalità. Nel libroSegni indelebili, scritto da Andrea Edoardo Visone (La Lepre Edizioni, 2018, pagg. 160, euro 15,00), l’autore riesce a interpretare con chiarezza espositiva il coraggio di combattere le ideologie e la sfrenata voglia di vivere un sentimento. Dal racconto, un avvenimento non realmente accaduto, emergono le emozioni vissute in un contesto di guerra civile, aiutando il lettore a comprendere la realtà storica di un Paese che sta vivendo una rivoluzione civile.Il romanzo è ambientato in un Paese dell’America Latina negli anni ’70, sconvolto da un colpo di Stato.Il protagonista, funzionario dell’Ambasciata italiana, racconta nel libro il suo incontro e il suo amore per Camila, vicepresidente di un collettivo politico. Non mancano episodi bene evidenziati dall’autore di rastrellamenti, di violenze, di torture, di uccisioni e di rapimenti destinati a coinvolgere anche la ragazza che ama follemente. «Le vicende, i luoghi, i personaggi di questo romanzo – scrive l’autore nella premessa contenuta nel libro – sono frutto unicamente della mia fantasia. Tuttavia il Paese che ho creato non ha nulla della magicaMacondo di Gabriel García Márquezma è al contrario bene inserito nella storia. L’America Latina fu infatti, dagli anni Sessanta e fino all’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso, un “laboratorio politico” degli Stati Uniti e delle forze reazionarie locali, che aveva lo scopo di soffocare ogni istanza di cambiamento e di giustizia sociale, e del quale l’Operazione Condor rappresentò la più efficace espressione. Il pensiero del lettore andrà sicuramente al golpe militare attuato l’11 settembre 1973 in Cile, cancellando così per oltre quindici anni la democrazia e i diritti umani in un paese che per me, da quando ci vive e lavora mio figlio, è diventato una seconda patria. Sarebbe sbagliato cercare nel racconto puntuali corrispondenze con quella tragica vicenda. Mi sono sforzato di rappresentare la sofferenza di un intero continente, attraverso una sintesi di luoghi, paesaggi, climi e tipi umani, con la coscienza che spesso la realtà supera l’immaginazione». Le violenze del colpo di stato Il racconto, frutto dell’immaginazione dell’autore, si arricchisce di avvenimenti e di imprevisti per testimoniare le difficoltà che costringono i due innamorati a scelte coraggiose e obbligate. È una situazione sociale che spesso leggiamo nelle cronache di ogni giorno, proprio a sottolineare quei momenti particolarmente difficili che stanno caratterizzando il XXI secolo. La conclusione del romanzo conquista il pubblico perché c’è una grande sorpresa, destinata a riaccendere il fuoco di un amore mai dimenticato. Forse è proprio nel finale che possiamo comprendere le atrocità delle guerre che stanno compromettendo l’equilibrio delle società dei diversi Paesi del mondo. Forse è nella conclusione agrodolce del racconto che il lettore può capire le difficoltà di vivere anche un semplice sentimento. Andrea Edoardo Visone è nato e vive a Roma. Ha diretto per molti anni l’Archivio storico del Ministero degli Esteri ed ha curato la pubblicazione della collana: I Documenti Diplomatici Italiani. Autore di articoli e saggi di carattere storico negli ultimi anni si è dedicato alla narrativa e ha pubblicato i romanziSi era fatta sera,(Enter 2011),Convergenze parallele(Italic 2012),I giorni prima dell’alba(Italic 2013) eChiedi agli anni lontani(Enter 2015).