UN SONDAGGIO RIVELA LE PAURE DEGLI EUROPEI
Cosa preoccupa i cittadini dell’Europa? O, più esattamente, da chi e da che cosa si sentono minacciati?Disponiamo, da questo punto di vista, di un sondaggio realizzato da una società specializzata su di un campione di circa 45 mila persone. E riassunti da un giornale francese, con riferimento all’Unione nel suo insieme e a quattro specifici paesi: Francia, Germania, Italia e Polonia.Il quadro complessivo è apparentemente molto dispersivo: nel senso che le sei minacce esplicitamente citate nel testo (in ordine discendente: islamismo radicale, migrazioni, crisi economica e guerre commerciali, nazionalismi, clima, Russia) coprono (si poteva dare una risposta sola) poco più del 75% delle risposte. Insomma, i cittadini europei si sentono minacciati da moltissime parti e il nemico principale, appunto l’islamismo radicale, è considerato tale da poco più del 20% degli intervistati.Pure le linee di tendenza appaiono chiare: segnando da una parte la nettissima prevalenza delle minacce prospettate o meglio gestibili politicamente dai populisti rispetto a quelle vissute e proposte dall’”establishment”; e, per altro verso, le distanze abissali che separano la visione del mondo dei paesi dell’Est da quelli occidentali assieme alla “anomalia italiana”.L’islamismo radicale, sempre collegabile, più o meno surrettiziamente, con l’immigrazione, preoccupa più del 35% degli europei; più del doppio dei due cavalli di battaglia di Bruxelles, i nazionalismi e la Russia (percepita come minaccia fondamentale da oltre il 15% di polacchi e baltici ma da meno del 5% al di qua della vecchia cortina di ferro sino all’1% italiano). E lo squilibrio, questa volta preoccupante, interessa altri due temi fondamentali che possono apparire neutri ma che in realtà non lo sono: parlo della crisi economica e delle guerre commerciali (citate dal 14% degli intervistati) e del clima percepito come un problema soltanto dal 10%.Pesa qui l’universo totalmente diverso in cui vivono le due metà dell’Europa; per i polacchi, e ci fermiamo qui, l’orso russo è molto più temuto (15 %) del cambiamento climatico (1%) mentre le migrazioni, al di là della retorica ufficiale preoccupano del 10% dei cittadini.Da ultimo l’Italia. In linea con gli altri paesi occidentali sui temi identitari. Del tutto sorda o semisorda sulle trame di Mosca (1%) e sul clima (7%); perché assorbita, più di ogni altro paese, dalle questioni economiche e dal disordine internazionale in materia. Da maneggiare cautamente, anzi onestamente: è un monito per il governo gialloverde ma anche, e soprattutto, per un’opposizione che continua a usare lo spread o la recessione come sgabello per tornare al potere.
