I RICCARDI. CHE PERSONAGGI

I Riccardi. Che personaggi.Viterbesi, nacquero orafi nell’Ottocento, specializzati in orecchini per balie, quelle che i borghesi usavano regalare alle balie che allattavano i loro figli. Poi impararono a ricomporre i pezzi dei piatti di maiolica del XV e XVI secolo che venivano recuperati dal pozzo del carcere di Acquapendente.Come falsari, la loro opera più famosa è forse quella dei guerrieri etruschi, di terracotta. Tre statue create dai fratelli Alfonso e Pio insieme a tre dei loro figli e allo scultore Alfredo Fioravanti, e acquistate dal New York Metropolitan Museum of Art nel primo dopoguerra.L’archeologa Gisela Richter, che dirigeva la sezione di Arte antica del museo, disse che non solo le statue erano bellissime, ma che erano il risultato di un’alta tecnologia, dato che ogni loro parte risultava cotta alla stessa temperatura.In realtà i Riccardi, data la grandezza dell’opera, l’avevano fatta a pezzi e in quel modo messa nel forno, per poi ricomporre il tutto. Alta tecnologia davvero.Dopo qualche anno alcuni critici d’arte ebbero dei dubbi, ma al vaglio di un test condotto da un esperto le statue risultarono invece autentiche. Poi, nel 1960, un altro test, che grazie a tecniche aggiornate poté dimostrare che negli smalti usati era presente della manganese, mai utilizzata dagli Etruschi. Fioravanti firmò allora una confessione spiegando come erano state realizzate le grandissime statue.D’altra parte, a fabbricare quell’opera i Riccardi erano stati invogliati. John Marshall, amatore d’arte americano ed esperto in traffici clandestini, dopo aver comprato da loro un pezzo autentico aveva detto: «Reperti come questo sono molto belli, ma non bastano per un museo come il Metropolitan, sono troppo piccoli, sono come noccioline».E così i Riccardi non avevano perso tempo a proporre a Marshall qualcosa di grande come piaceva a lui.