LATINA, QUEI LEGAMI SOSPETTI TRA LEGA E FAMIGLIE ROM

LATINA, QUEI LEGAMI SOSPETTI TRA LEGA E FAMIGLIE ROM

DI CLAUDIA SABAIl sospetto di un legame tra Lega e clan Di Silvio nel territorio pontino, sembra trovare sempre più conferme.“Abbiamo fatto anche la campagna di Noi con Salvini che ci pagava… Perché se avessero vinto le elezioni l’appalto sui rifiuti sarebbe andato tutto alla sua impresa”. Il primo a parlarne era stato Renato Pugliese ex esponente del clan Di Silvio, di Latina.L’imprenditore è Raffaele Del Prete, arrestato nell’ambito dell’operazione Tocuh Down, che nel dicembre 2017 aveva portato a 17 arresti tra politici, funzionari e imprenditori del Comune di Cisterna per un giro di tangenti negli appalti pubblici.Ora, riporta La Repubblica, ci sarebbe un secondo pentito. Si tratta di Agostino Riccardo, anche lui ex esponente del clan, che avrebbe fornito ai magistrati ulteriori particolari sulla vicenda. “Abbiamo operato l’affissione dei manifesti il giorno prima delle elezioni contravvenendo al divieto. In tal modo, il giorno dopo a Terracina e a Latina, dove avevamo il partito Noi con Salvini, le città erano tappezzate dei manifesti dei candidati che sponsorizzavamo”.Riccardo era finito in carcere lo scorso anno con l’accusa di associazione mafiosa.Secondo le sue dichiarazioni, nell’operazione denominata “Alba Pontina”, il clan sarebbe stato utilizzato per portare voti durante le elezioni amministrative di Latinae Terracina nel 2016.A Latina venne eletto Matteo Adinolfi, attuale coordinatore provinciale della Lega e candidato alle prossime elezioni europee, appoggiato da Zicchieri e Durigon.Nella stessa inchiesta era stato indagato anche l’imprenditore Roberto Bergamo che si presentava con una lista a sostegno di Angelo Tripodi Sindaco, ora capogruppo della Lega in Regione.Pugliese aveva rivelato che Bergamo, si era vantato di aver comprato molti voti. E Agostino Riccardo aggiunge che fu proprio Del Prete a contrattare con lui e che:”ogni voto veniva pagato dai 100 ai 150 euro”.La vicenda, se confermata, sarebbe gravissima.Corruzione e favori in cambio di voti. È ciò che ribadisce anche il segretario provinciale del Partito democratico di Latina Claudio Moscardelli.“Se le anticipazioni giornalistiche fossero confermate, sarebbe un fatto gravissimo. Al clan è stato contestato di recente il reato di associazione di stampo mafioso. Occorre chiarezza trattandosi dei vertici della Lega, il partito del ministro dell’Interno. Chiediamo venga fatta chiarezza al più presto”.Il senatore Franco Mirabelli, capogruppo Pd nella commissione Antimafia e vicepresidente dei senatori dem lascia un suo commento su Facebook in cui annuncia che ricorrerà ad un’interrogazione parlamentare.Un’altra interrogazione, indirizzata al ministro dell’interno Matteo Salvini, era già stata presentata qualche tempo fa da Emanuele Fiano e 43 deputati Pd.