PROCEDURA D’INFRAZIONE. ANCHE LE SOCIETÀ QUOTATE IN BORSA AVVERTONO L’ITALIA
L’avvertimento della Ue ‘Italia cambi rotta o procedura d’infrazione sarà inevitabile’ continua a tenere bancoin tutte le sedi istituzionali, e non. Le preoccupazioni non accennano a diminuire, e più passano i giorni e più le critiche si fanno aspre. L’ultima in ordine cronologico giunge daAssonime, l’associazione delle società quotate in borsa: ‘Nel Paese c’è clima da ventennio fascista. Troppe le tensioni sociali che stanno montando tra gli italiani. L’intolleranza prevale spesso sulla disponibilità al vivere comune’,ha ribadito il presidente Cipolletta. Che poi ha passato in rassegna i provvedimenti varati dal governo aggiungendo alle critiche le forti preoccupazioni sugli incerti risultati che da essi potranno arrivare. ‘Sembrano motivati più dall’obiettivo di contrastare provvedimenti presi da altri governi (Quota 100, Decreto Dignità) che da quello di dare un assetto stabile a istituzioni rilevanti per la vita del paese’, si è sentito dire il ministro dell’economiaTria mentre veniva ‘invitato’ a rispettare le richieste avanzate dell’Ue. In caso contrario il cartellino rosso sarà inevitabile e le conseguenze non certo indolori.Come ben precisato nell’ultima missiva dai commissari europei. Il ministro rassicura, invita alla calma e si dice fiducioso nel dialogo tra il governo e la commissione. Perché l’impegno per evitare la famigerata procedura è massimo. Nulla viene preso sottogamba o disatteso, ogni sforzo è teso per ‘centrare gli obiettivi’,comprensivi di necessarie contromisure. E’ un coro unanime di tutto il governo, non solo di Tria. Che ha fatto il punto della situazione anche alla Camera per spiegare come l’Italia riuscirà a far fronte agli impegni presi.Per il ministro, arrivare a un compromesso è nell’interesse dell’Italia. Nessuno scontro, dunque o linea dura. Ma dialogo costruttivo che nasce dalla certezza che le previsioni sui saldi di finanza pubblica siano in continua evoluzione e migliori di quanto sia stato ipotizzato. Vuoi alla luce di maggiori entrate tributarie e vuoi dal minor utilizzo di risorse previste per i due capisaldi introdotti in manovra, vale a dire Quota 100 e Reddito di cittadinanza. Risorse che andranno a incidere positivamente sul deficit, facendolo attestare intorno al 2,1% e senza dover gravare sui servizi per il welfare. Altri introiti arriveranno grazie allo Sblocca-cantieri e al Decreto Crescita. Non ci servirà nessuna manovra correttiva o bis, rassicura il premier Conte aggiungendo che dopo l’abbuffata elettorale che ha tolto energie e tempo all’azione di governo, ora si torna a fare sul serio. Lavorando con determinazione e caparbietà perché c’è un contratto da rispettare.
