SANREMO: POLEMICHE CHE FANNO GOLA ALLA POLITICA

SANREMO: POLEMICHE CHE FANNO GOLA ALLA POLITICA

Quello che è scandaloso sul Festival di Sanremo non è la polemica su chi ha vinto, ma l’uso politico della polemica. Trovo molto illuminate quanto ha scritto Luigi Di Maio, l’esponente del “popolo” che ormai ha più titoli di un Grande di Spagna (capo politico dei 5 Stelle, vicepremier, ministro del Lavoro, Ministro dello Sviluppo Economico) e quindi ormai è élite come pochi, sulla sua pagina fb da oltre due milioni di “mi piace”: “Non ha vinto quello che voleva la maggioranza dei votanti da casa, ma quello che voleva la minoranza della giuria, composta in gran parte da giornalisti e radical chic. E qual è la novità? Questi sono quelli sempre più distanti dal sentire popolare e lo hanno dimostrato anche nell’occasione di Sanremo. Faccio i miei complimenti a Mahmood, a Ultimo e a tutti gli altri. E ringrazio Sanremo perché quest’anno ha fatto conoscere a milioni di italiani la distanza abissale che c’è tra popolo ed “élite”. Tra le sensibilità dei cittadini comuni e quelle dei radical chic”.Il tentativo di accreditare persino Sanremo come scontro tra “popolo” e “élite” sarebbe solo patetico, se non fosse l’ennesima prova della pochezza della classe politica che oggi dirige il paese. Magari il ministro del Lavoro ecc ecc, poteva dire una parola sui pastori sardi, ridotti alla disperazione al punto da buttare via il frutto del loro lavoro, il latte. Ma no, meglio parlare di Sanremo, far sapere al mondo che a lui piace Cristicchi (e qui già Giggino vacilla, perché non ha capito che Cristicchi è un intellettuale, uno che fa persino monologhi a teatro) e che l’anno prossimo il vincitore lo dovrà scegliere solo il “popolo”, e non i radical chic.Per la cronaca, due cosette musicali.Ultimo, il cantante che ha scatenato la protesta perché, benché preferito dal voto popolare, è arrivato solo secondo per colpa della giuria d’Onore e della giuria Stampa, ha vinto l’anno scorso tra le Nuove Proposte con lo stesso regolamento e meccanismo di voto: dovrebbe accettarlo anche quando non arriva primo ma secondo.La decisione di ricorrere a giurie di vario genere è la conseguenza di infinite polemiche sulla credibilità del voto popolare, vedi Sanremo 2010 quando la vittoria di Valerio Scanu sollevò diatribe e discussioni di ogni genere.