LO STATO ( NON IL CIELO) IN UNA STANZA

LO STATO ( NON IL CIELO)  IN UNA STANZA

Una camera d’albergo, un microcosmo dentro il cosmo. Variegato come variegato è il mondo. Una camera d’albergo… Non è una casa con abitudini di cantucci, di luoghi, di profumi. E non è la strada, anonima, fredda, a volte spietata. È un angolo. Sì. Uno sputo di Tempo in cui si rannicchia una Storia. E può racchiudere in quei pochi mq un immenso di amore, passione, ricordi, oppure uno scrigno di scomode verità, di segreti, ingiurie a se stessi e al mondo. Una camera d’albergo mi fa venire in mente luci soffuse, voci smorzate, frasi rocamente pronunciate, finestre ad aprirsi sul mondo mentre il mondo si vuole tenacemente tenere fuori da quegli attimi. Sapere o solo immaginare che una camera di albergo sia stata teatro del mercimonio della Giustizia annienta il mio spirito, ferisce il mio Credo, storpia la mia visione. E mi chiedo, come sempre accade quando lo scoop scoperchia bubboni: sarà vero? Quanto c è di vero? Sospetti? Veleni? Lotte senza quartiere in questa desolata landa che chiamiamo Italia? Chi contro chi? Non vi è mai una inchiesta italica lineare nel suo iter: fatto, misfatto, sanzione. Tutto immediatamente diviene nebuloso. Un croupier dispettoso mischia le carte velocemente. E nella melma ci sguazza il malaffare tanto più impunemente quanto più si sono mischiate le carte, alterate le verità. Palamara , consigliere del CSM, paladino di ANM , vittima, colpevole? Il Gota dell’organo di autogoverno della magistratura a vario titolo sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti. Controllori e controllati avvinti in un valzer diabolico. Un tempo Zucchero cantava: per colpa di chi…chi..chi? In quella camera d’albergo…Se fosse vero, ovviamente, dovremmo chiamare l’evento col suo nome: GOLPE! Il CSM è un apparato dello Stato, costituzionalmente previsto. Minarne la credibilità è attentare alla Costituzione. Invece tutto tace…Non può tacere l’inchiesta perché il bubbone esploso è grosso e ognuno lo sfrutterà cinicamente pro domo sua. Ma tace l’Istituzione Stato, tacciono i cittadini.E questo tacere diventa il più subdolo dei lasciapassare. Una immunità non prevista dalla Costituzione che si è limitata a scrivere di guarantigie per la libertà dei chiamati a rappresentarci di potere operare. Cittadini silenti, immoti, forse annichiliti dall’ennesimo provocatorio scippo della Libertà. Stanchi delle misfatte e malefatte di un Apparato, non più solo classe dirigente,che ha annullato il giuramento fatto sulla Costituzione. Un cancro ha colpito l’Italia. Ormai in metastasi. E come il cancro annienta le difese immunitarie, così la corruttela variegata, chiamasi così il morbo, ha infettato ogni cellula. Si è espanso, senza remore, senza freni. Perché l’etica era un inibitore naturale. Il suo venir meno con alibi più o meno fantasiosi, a cominciare dalla mancata attuazione delle norme sul conflitto di interessi, è stato il segnale dello : Scatenate l’inferno, per le cellule cancerose. In libertà. Senza pudore.Come in quella camera d’albergo…se e mai saranno appurati fatti oggettivi. Tutti insieme appassionatamente, perché le procure sono un bene trasversale, paradossalmente un ” bene comune” della politica” deviata”. Eppure in medicina alcuni ricercatori di Pisa hanno isolato la molecola che inibirebbe alle cellule maligne di irrorarsi di sangue e proliferare. Ricerca. Impegno. Sacrificio.La trilogia di ogni successo. Difficile applicare lo stesso parametro alla vita quotidiana, alla scelta politica? Difficile per una Base comprendere che è questo il giorno, l’ora, il momento di mettere da parte gli egoismi dei pochi e scegliersi? Difficile comprendere che altrimenti è inutile fare inchieste se poi il cambiamento è solo nominale atto a giustificare il gattopardismo congenito? Difficile diventare Corpo Unito e impedire ai ” mafiosi di ogni risma” di irrorarsi del nostro sangue e ridere nel chiuso di camere d’albergo in cui si discute del futuro dei nostri figli? Volere e Potere!Ce lo insegnano i ricercatori di Pisa…e se il cancro del corpo si può fermare…anche il cancro dello Stato non è immortale!