COSA FARE SE LA POLIZIA NON DIFENDE I RAGAZZI DAI FASCISTI

COSA FARE SE LA POLIZIA NON DIFENDE I RAGAZZI DAI FASCISTI

Quattroventenni sono stati pestati a sangue a Romadavanti alcinema America, che i ragazzi disinistradifendono, da unasquadraccia di fascisti. Le immagini dei loro volti, riportate dai giornali online, e anche dai giornali di carta, sono impressionanti. Li hannomassacrati.È successo altre volte ad altri ragazzi, a Roma e in diverse città italiane. Lapoliziasta a guardare. Il capo della polizia gira sempre la testa da un’altra parte, come non era mai accaduto negli apparati di forza dello Stato. I nostri ragazzi sono in pericolo. Io non criminalizzo lagente di destra. Ho molti amici di destra e sono tuttinon violenti. Con loro discuto, mi confronto, collaboro. Sta crescendo, invece, unosquadrismoall’ombra del ministro di polizia che comincia a fare paura. Non sostengo che sia animato, questo squadrismo, dal ministro di polizia ma spesso è lui che incita la folla a malmenare giovani indifesi, sono le sueparole di odioche danno ruolo agli squadristi. Purtroppo, in questaItalia, non c’è unastrada istituzionaleper fermare questo massacro. Leistituzioninon esistono più. Bisogna riprendere in mano il nostro destino. La domanda che faccio alla sinistra, e alPdin particolare, è come mai sia così difficile mettere in campo un gruppo folto, città per città, didifensori civiciche siano in grado di intervenire e di difendere i nostri ragazzi. A Roma servirebbero 200 persone. Cerco laviolenza? No, voglio dire più semplicemente che la violenza conosce solo il linguaggio della forza. A Bari siamo stati a un certo punto nella nostra storia giovanile abbastanza severi con un gruppo di fascisti che martoriava i nostri ragazzi. Dopo aver spiegato loro, in modo un po’ rude, come ci si comporta, ipestaggisono finiti e molto squadristi, alcuni dei quali con le stampelle, si sono scoperti improvvisamentedemocratici. La stessa destra si è liberata di loro d ha iniziato a fare politica. Non ci sarebbe statoPinuccio Tatarella, “ministro dell’armonia”, se non avessimo, soprattutto dopo l’omicidio diBenedetto Petrone, contato sulle nostre forze per liberare la città dai violenti. Così va fatto oggi. Il capo della polizia ritiene che sia normale che nelle principali piazze italiane in cui passano il loro tempo ragazzi, spesso ragazzini, di sinistra, possano diventare territorio di caccia degli squadristi? Allora ci deve essere qualcuno che interviene, che separa o che picchia come un fabbro. La gente di destra deve poter andare dappertutto, ma se fra di loro ci sono picchiatori questi devono essere allontanati. Non è accettabile vedere le facce gonfie dei ragazzi con la maglietta del cinema America. Non è accettabile in Italia. Non è accettabile in un Paese in cui la sinistra, ancorché sgangherata, viene da una storia di dignità, di schiena dritta, di rifiuto della viltà. Nicola Zingarettio chi per lui deve garantire l’agibilità politica delle piazze, dei luoghi in cui i nostri ragazzi si incontrano e devono anche essere duri con i nostri se diventassero loro quelli aggressivi. Stiamo parlando diautodifesanon di scontri fra bande. Quelli di destra che imperversano, che picchiano senza ragione, che vogliono affermare un primato nelle piazze d’Italia devono sapere che si possono fare molto, molto male. Devo tornare a casa rasentando i muri. Mi piacerebbe se queste decisioni le prendesse unquestore, unprefetto, un capo o un vice-capo della polizia ma oggi la democrazia non ha difensori nello Stato e quindi deve ricorrere a chi la democrazia la vuole difendere ad ogni costo, costi quel che costi. Altro che diritto allalegittima difesadiMatteo Salviniconsegnato a orologiai e tabaccai. Questa volta, cari salviniani, se toccate i nostri ragazzi altro che il rosario vi servirà avere tra le mani. Promesso. Non ho l’età, ma so come si organizza un’autodifesa. Negli anni che precedettero l’avvento del fascismo gli Arditi del popolo nacquero troppo tardi e furono eroica ma non sufficiente difesa delle casematte e delle persone della sinistra. Non deve ripetersi. Purtroppo è un brutto momento per laRepubblicaquando ci si accorge che non si può far affidamento sulle forze dell’ordine. È peggio avere alViminaleuna guida che non ha la schiena dritta, che sentire il tintinnio di sciabole, come accadde negli anni Sessanta.