LA FANTASIA PERVERSA DEL VIGILE SALVINI: FOGLIO DI VIA PER LE MACCHINE IN… CARTONCINO
Una sera dopo una riunione ad Affori nella periferia di Milano mi ha fermato una volante della polizia. “Lei è residente in Italia?”, mi hanno chiesto subito gentilmente e sorridendo i due giovanissimi poliziotti. Era la prima volta che non mi avevano chiesto… tutto il resto, cioè libretto di circolazione, patente, documento di identificazione, e per di più senza guardare tutte le luci e le lampadine, le gomme delle quattro ruote, il triangolo, i famosi gilet gialli ecc.Che strano!In realtà con il primo Decreto Salvini votato a dicembre gli stranieri residenti in Italia da più di 60 giorni non possono guidare una macchina straniera. Ignaro della nuova disposizione salviniana guidavo la mia macchina con targa greca essendo però residente in Italia da più di… 60 giorni.“C’è una multa di 740 euro ma se la paga subito saranno 510”, mi hanno detto i poliziotti, aggiungendo che con il pagamento della multa la cosa non solo non finiva ma appena cominciava!Mi hanno preso il libretto di circolazione, mi hanno detto che non potevo circolare con la macchina ed avevo tre mesi di tempo per decidere se:A) Mettere la targa italiana e nazionalizzare la macchina;B) Consegnare anche le targhe greche alla Motorizzazione di Milano e caricarla su un carro attrezzi per portarla in Grecia;C) Consegnare anche le targhe greche alla Motorizzazione e prendere un foglio di via per la macchina con una targa provvisoria di 5 giorni per portarla in Grecia.Ho scelto l’ultima soluzione che comportava che avrei dovuto prendere una (1) targa provvisoria di… carta di circolazione, valida per cinque giorni e che dovevo fare un contratto di assicurazione con il nuovo numero di targa provvisoria anche questo per 5 giorni ma che la stragrande maggioranza delle assicurazioni con sapeva nemmeno che c’era questa disposizione. Grazie ad un’amica che lavorava anni fa in una assicurazione ho avuto finalmente fare il contratto di 5 giorni e potevo prendere il foglio di via della macchina e portarla in Grecia.“Allora aspetto che spedite le mie targhe alla Motorizzazione greca competente di Atene?”, ho chiesto alla Motorizzazione di Milano. “MA NO”, mi hanno risposto per il semplice fatto che poiché non c’è un’altra legge uguale in Europa loro mi spediranno le targhe al consolato greco di Milano dopo 15 giorni, cioè quando io saró già in Grecia con la mia bella targa di carta di 5 giorni.Tra una cosa e l’altra parlando tra il poliziotto buono e quello cattivo, che mi avevano fermato alla tangenziale a due passi da Affori, e gli impiegati alla Motorizzazione di Milano ho capito che il mio era una caso particolare, come tanti altri di cittadini europei colpiti per caso da questa disposizione salviniana perché il vero obiettivo era quello di far sparire dalle strade italiane le macchine con le targhe della Romania, della Polonia o della Bulgaria, perché questi furbetti sono residenti in Italia e non pagano le multe che gli arrivano nei loro paesi. Parlando con altri amici ho saputo che ci sono centinaia di roulotte di Rom e di Sinti ferme nei campi dei nomadi o in parcheggi perché se fanno un passo avranno con le loro famiglie la mia stessa fine.“Ma è un provvedimento razzista!”, ho insistito ai poliziotti e alla Motorizzazione. “Ma no, è un provvedimento che vuole mettere un poco di ordine nelle nostre strade”, mi avevano risposto gli uni e gli altri, mentre pensavo ad un sacco di amici italiani ad Atene che da anni vanno e vengono con le loro macchine con la targa italiana senza che nessuno gli dia una multa e gli prenda il libretto di circolazione e le targhe.Ma i guai non finivano. Sui documenti che ho fatto alla Motorizzazione dovevo scrivere l’esatto percorso della macchina. Sono partito da Milano per Venezia, Trieste, Basovizza, Slovenia, Croazia, Serbia, Nord Macedonia e Grecia, per fare tante… amicizie con gli increduli poliziotti di frontiera in Croazia, Serbia e Nord Macedonia, perdendo alcune ore di tempo tra i vari controlli, per non dire della lunga chiacchierata con la poliziotta greca che chiedeva con curiosità la provenienza della mia targa di… carta. Una poliziotta che è scoppiata a ridere quando ho detto che le targhe che avevo messo erano fotocopie a colori della targa originale perché avevo paura che si distruggeva durante il percorso. Una paura non infondata viste le piogge e i venti dei mie cinque giorni con il cartoncino di… Salvini.Alla fine dei conti il grande sceriffo Matteo attacca con i suoi decreti dove non lo aspetti e ci colpisce tutti e tutte…
