STORIA DI GRACE E DELL’INDIFFERENZA CHE LA CIRCONDA

C’è una ragazza. Non conosco il suo vero nome. La chiamerò Grace. Grace viene da un paese dell’entroterra di una regione del sud Italia. Grace vomita. Non sempre, no. A volte passano anche uno, due giorni in cui non vomita. È magra. Ma non così magra da far spavento. Grace è stata violentata da bambina. Un uomo grande. Un “amico” dei suoi genitori. Quegli stessi genitori che ogni tanto uscivano e si scambiavano. Con altri uomini e altre donne. Compreso quell’uomo. “Amico”. L’uomo è recidivo. L’ha fatto con altri bambini. Finisce in carcere. Grace cresce. Conosce un ragazzo. Si innamora. Lui è passionale. Vuole dominarla. Vuole che sia solo sua. Così un giorno la marchia. Come si fa con le bestie. Con un rasoio. Una cicatrice spessa. Bianca. Sul fianco. Passa il tempo e l’amore diventa prigione. Una prigione insopportabile anche per chi è convinta di non meritare nulla. Anche per chi è disposta ad annullarsi pur di ricevere un po’ di amore. Grace lo lascia ma continua a vederlo. Fanno ancora sesso. Non riesce a dirgli di no. Poi, un giorno, ci riesce. No. Gli dice no. Adesso basta. Ma a lui basta non va bene. Basta lui non lo accetta. Così la invita fuori per parlare un’ultima volta. Una strada di campagna per arrivare prima al locale. L’auto che si ferma. Lei che grida. Lui che le dice: se non stai ferma ti ammazzo. Grace lo denuncia. Ma lui ha i messaggi dei mesi prima. Lei ha la cicatrice come prova. Ma lei si tagliava da sempre. Nessuno le crede. Tanto che nemmeno lei, nemmeno lei ci crede. Ho sbagliato io, si dice. Ho sbagliato qualcosa. Eri grande, le dice la mamma. Sai come vanno queste cose. Potevi evitarlo. Potevi evitarlo. E allora Grace si lava. Si lava furiosamente ma solo con la spugna perché non vuole toccarsi. Si lava anche se qualcuno la sfiora. Si sgura ben bene così la pelle si arrossa e tira e fa male. E vomita. Vomita per pulirsi bene bene. Così non resta più niente. Così nessuno se ne accorge che sono marcia dentro. Non importa se cadono i capelli e il corpo si riempie di lividi. Grace vomita e il mondo intorno a lei la guarda come se fosse pazza. Perché ha paura a stare sola in una stanza con un ragazzo. Perché ha gli attacchi di panico. Perché è bellissima e si vede brutta. Gonfia. Gonfia di qualcosa che non è suo. E allora vomita ancora. Tanto nessuno se ne accorge. Se qualcuno di voi ha un messaggio per Grace, può scriverlo qui nei commenti ed io glielo riferirò. È importante.