VALERIO CAROCCI È IL POSSIBILE FUTURO PER LA SINISTRA?

VALERIO CAROCCI È IL POSSIBILE FUTURO PER LA SINISTRA?

La brutta vicenda dell’aggressione ai ragazzi del Cinema America, non sembra aver destato nelle vittime il desiderio di mollare. Non hanno alcuna intenzione di arrendersi agli aggressori che pretendono da loro la scelta di desistere dall’andare avanti nella loro opera. A parlare ai microfoni de La Repubblica, con un poco marcato accento romanesco, è il 27enne Valerio Carocci, l’anima di Cinema America.Racconta come il gesto dell’aggressione sia tipico di chi ha paura. “Non siamo noi che abbiamo paura di loro. Sono loro che hanno paura di noi, della capacità del Cinema America di entrare in periferia e parlare con tutti. È questo che teme l’estrema destra: la costruzione di un’idea di Roma che prima non c’era, specie in territori che pensavano di controllare”. E conclude, aggiungendo che la sua intenzione è di andare avanti e continuare a lavorare con passione e dedizione. Valerio Carocci, il presidente dell’Associazione piccolo America, è il giovane protagonista di un movimento che ha restituito all’estate romana le sue arene gratuite ed è un nome fatto da Nicola Zingaretti per allargare il campo del Partito democratico.E’ l’ex fidanzato della ragazza aggredita da alcuni militanti di destra, al Cinema America. In merito all’episodio, Carocci ha invocato l’intervento del ministro dell’Interno Matteo Salvini dicendo: “Il ministro Salvini dovrebbe intervenire, il filo che unisce queste aggressioni porta allo sgombero di Casapound. Da romano, non posso credere che un ministro, di fronte a queste cose, non prenda in mano la situazione. Intervenire è un suo dovere”. Con queste parole, riportate dal sito de LaPresse, Valerio ha dato una risposta importante, politica e per alcuni versi provocatoria e comunque di stimolo per una risposta da parte di Salvini che è chiamato in causa direttamente. La replica infatti è arrivata puntuale e il ministro ha detto laconicamente: “Condanno ogni forma di violenza”. Una risposta troppo stringata, generica, una sorta di atto dovuto dai contenuti troppo “contenuti”. Questo ha destato molte reazioni sui social, molti sono stati gli utenti che hanno dato un giudizio negativo su quanto affermato da Salvini, non per il messaggio che è sicuramente corretto ma proprio per la mancata argomentazione e a causa dell’assenza di specificità della vicenda dell’aggressione. Carocci crede in questo progetto. Portare il cinema nelle periferie consente l’incontro con famiglie (anche di destra) che si fermano poi a parlare di antifascismo. Questo fa impensierire e preoccupare “chi vuole farci tacere e lancia messaggi del tipo: ‘dì a Carocci di stare attento’ con chiaro intento di minacciare ritorsioni”. Valerio non è uno che fa discorsi sulla crisi di identità della sinistra, ma mette in pratica un nuovo modo di comunicare, facendo un’attività “pre-politica”, critica la Raggi per la mancanza di contatti e per le lungaggini con le quali prende in considerazione il Cinema America. E’ uno che parla con immediatezza e rapida presa e comprensione, anche quando parla del suo progetto del cinema.E un ragazzo che auspica la possibilità di aprire spazi per incontri che finora erano riservati prevalentemente alle parrocchie.Nel suo racconto dell’aggressione ha spiegato che “quella maglietta rappresenta l’opportunità di parlare in maniera trasversale al popolo ed all’élite, alle persone di destra e a quelle di sinistra”. Spiega poi di non far parte del Pd ma del civismo a cui apre Zingaretti. Quel civismo che potrebbe essere la linfa vitale per riportare la sinistra vicina all’elettorato. Chissà che non sia proprio il 27enne romano originario di Tor Sapienza, l’uomo delegato a traghettare la sinistra verso un ritorno a quei valori che ultimamente erano stati messi in secondo piano.