NON È MAI TROPPO TARDI: NONNO DOMENICO FRA I BANCHI DI SCUOLA

NON È MAI TROPPO TARDI: NONNO DOMENICO FRA I BANCHI DI SCUOLA

Nonno Domenico ha conseguito il diploma di licenza media. Dove sta la notizia che, invece è rimbalzata dal piccolo paesino di Corato, provincia di Bari, agli onori della cronaca nazionale? Nonno Domenico ha 83 anni. Un bel signore, pensionato dello Stato italiano a cui ha donato il suo impegno di cittadino, uomo, padre, nonno. La guerra e la fame. La scuola con penna e calamaio e le classi pluriennali. Poi la gioventù e la ricostruzione, l’anelito di rinnovamento di un paese prostrato ma con infinita voglia di ricominciare. La gioventù e il lavoro, la terra straniera che chiama e la Germania che diviene l’Eldorado per molti connazionali. Parte anche lui. Emigrante. E si srotola il vivere, pagine su cui scrive con l’inchiostro della quotidianità fatta di fatica, lavoro, famiglia.Non c’era il tempo per la Storia, la Geografia, la Grammatica. Erano i sogni rimasti dentro un cassetto. La licenza elementare, l’orgoglio di una firma vergata su un foglio, per non sentirsi un numero, per riconoscersi anche sulla carta bianca. Poi il ritorno in Italia, il lavoro da autista, da manovale. E il tempo, il tempo che passa, non torna, manca sempre per aprire quel cassetto dei sogni. La famiglia, il lavoro, i figli. E quel tiranno, con le sue ore che non risparmia rughe, acciacchi, scorre inesorabile e si porta via la freschezza della gioventù. Ma nulla può contro l’ inestinguibile voglia di riscatto e l’insopprimibile energia che alberga non in membra stanche e anarchicamente restie a ricominciare, ma nella mente che sprona e si ammutina dinanzi all ‘inevitabile trascorrere della vita. E così nonno Domenico decide a 83 anni di rimettersi in gioco. Di riprendere i libri, di affrontare una nuova sfida per la sua vita: licenza media si chiama l’obiettivo a cui mira. Si iscrive alla CPA1 (letteralmente Centro Provinciale istruzione Adulti)di Corato, scuola statale che garantisce a cittadini italiani e stranieri servizi e attività per l’educazione in età adulta. Studia, si impegna, da lunedì a venerdì ogni pomeriggio. Ha per compagni italiani che hanno deciso di aggiugere un tassello alla loro formazione, stranieri che vogliono imparare a integrarsi partendo da ciò che accomuna: lingua e cultura.Ha studiato profondendo nell’impegno scolastico la sua grinta, la sua vitalità, quella indomita curiosità che annulla il Tempo quando questo, impietoso, vuole battere cassa. Era stanco nonno Domenico Di Bartolomeodella briscola o tresette pomeridiano, pur condiviso con gli amici di una vita. Voleva essere parte attiva nei dialoghi coi nipotini, non un mero ascoltatore passivo. E nonno Domenico ha preso in mano ancora una volta la barra del suo veliero dando una lezione di vita incredibile si suoi nipotini: il valore intramontabile del Volere e Potere. Ha un diploma di licenza media adesso. Felice lui, i familiari e la scuola che ha accolto la simpatica persona di questo nonno. Una scuola pomeridiana che ha fra le sue prerogative e obiettivi non solo l’alfabetizzazione di studenti adulti, ma anche la promozione della loro crescita personale, culturale, sociale e per molti anche economica, attraverso corsi di intregrazione linguistica e sociale e percorsi finalizzati all’acquisizione della licenza media. Non è mai troppo tardi.Poche parole. Frase fatta? Il titolo di una trasmissione Rai di moltissimi anni fa. Mattatore di questo programma era il Maestro Manzi che negli anni 60,in pieno boom economico italiano ,attraverso questa trasmissione Rai,quando la Rai era Servizio Pubblico,si occupò dell’alfabetizzazione italiana. Basta un attimo per rividere con gli occhi della memoria narrata, i nonni bruciati dal sole dei campi,chini sul loro quadernino a casa del farmacista , dell’avvocato, dei professori, detentori degli unici apparecchi televisivi del paese. Tanti analfabeti di quella generazione che grazie agli insegnamenti televisivi ,impararono a leggere e a scrivere. Forza di volontà di madri, padri che desideravano ardentemente comunicare coi figli, ma anche Presenza di uno Stato Pater che aveva a cuore il benessere dei suoi figli e per quel benessere investiva in Cultura. Tanta umiltà in uomini ed istituzioni in un’Italia che ripartiva dopo il baratro,che sognava dopo le tenebre. E logico e consequenziale viene il parallelismo con l’ oggi. Con lo svilimento della Cultura e della Scuola senza precedenti. Un momento storico in cui la quantità ha sostituito la qualità e in cui il nozionismo sterile dei programmi ministeriali ha sostituito lo spirito critico dei discenti. Una penna e un foglio il Prof Manzi e la Rai consegnarono agli italiani per conquistare la Libertà. La forza delle lettere di un alfabeto imparate come la preghiera di un Vangelo laico che fece grande l’Italia. Poi, in mezzo alla confusione sovrana oggi, spunta un capo bianco, un volto rugoso, una foto di gruppo in una scuola serale per l’interazione, l’integrazione, la voglia di cultura e tutto torna possibile. ” Non è mai troppo tardi…” e come il nonno, stanco ma determinato chiniamo la testa solo su un foglio bianco..