GALLERIA NAZIONALE DELL’UMBRIA, MUSEO IN UN MUSEO

La bellezza di quasi tutti i musei italiani è che non sono raccolte a sé stanti, ma elementi di un museo diffuso che inizia prima di entrarci e continua dopo la visita. Uno scambio continuo tra il dentro e il fuori che, per esempio, si può rilevare a Perugia andando allaGalleria Nazionale dell’Umbria, unica a essere ospitata in un palazzo comunale tutt’ora sede del governo cittadino. All’ingresso del Palazzo dei Priori accolgono il bellissimo portale scolpito e nell’atrio i grandi Grifo e Leone bronzei simbolo della città. Una volta al Museo ogni opera racconta la storia della Perugia all’esterno, delle sue chiese e degli uomini che l’hanno vissuta. Affacciandosi da uno dei finestroni della Podiani si gode dall’alto la vista mozzafiato della Piazza con la Fontana di Bevignate, la Loggia di Braccio e la facciata laterale del Duomo. Girando per le sale si entra nella stanza del filosofo della compresenza Capitini e da una stretta finestra si ha una prospettiva dall’alto sulla Sala dei Notari, dalle finestre scorci di vicoli perugini tra le cose più belle e sconosciute della città. Si esce e – se si finge di non vedere la vergogna del parcheggio selvaggio – ci si rende conto che la piazza con le sculture dei Pisano, le pareti del Palazzo dei Priori, l’esterno e il chiostro del Duomo sono una stupefacente raccolta di sculture all’aperto che raccontano anch’esse la storia di una città. All’interno del Duomo si ha la fortuna di ammirare da soli, senza essere disturbati, per tutto il tempo che si vuole la Deposizione del Barocci, capolavoro assoluto del Cinquecento italiano. Pensate sia un’esagerazione? Andate a guardarlo. Vi accorgerete che meraviglia è, e quante sorprese e quanto benessere regalano le città quando sono un museo gratuito e aperto.