SEA WATCH: IL CAPITANO CAROLA FORZA IL BLOCCO NAVALE ED ENTRA A LAMPEDUSA
I capitani hanno sempre il coraggio di prendere decisioni estreme, coraggiose. È il caso di Carola Rackete capitano della Sea Watch, che come un moderno Acab non teme di ingaggiare la lotta contro il suo Moby Dick.E così Carola alla fine di una lunga trattativa forza il blocco. “Siamo tutti con lei. A questo punto e’ nella responsabilita’ del comandante portare in salvo i naufraghi” ieri sera era il commento dell’ Ong tedesca i cui legali hanno espresso “profondo sconcerto” per un verdetto che ritengono “contraddittorio e problematico dal punto di vista dell’effettivita’ della tutela dei diritti fondamentali e della dignita’ dell’uomo”.Per i legali è illogico che la Corte, non abbia ritenuto d’obbligo all’Italia di offrire un porto ai migranti, e che abbia solo invitato le autorita’ italiane a garantire rifornimenti e cure mediche alle persone a bordo. Stamattina la Ong tedesca ha rilanciato la sfida e ha twittato: “Se il nostro capitano Carola porta i migranti salvati dalla Sea Watch 3 in un porto sicuro, come previsto dalla legge del mare, affronta pene severe in Italia”. La Ong ha fatto inoltre partire un fondo per l’assistenza legale di Sea Watch per “aiutare Carola a difendere i diritti umani”. Una presa di posizione, Davide contro Golia, Carola è la paladina di tutti quelli che credono al rispetto di ogni vita. Ed ecco che forza il blocco navale entrando con Sea Watch 3 in acque italiane, unico obiettivo far sbarcare i 42 immigrati a bordo a Lampedusa. Un clamoroso atto di guerra della Ong, che sceglie di entrare come un ariete e va, senza paura, verso lo scontro totale dopo 14 giorni di mare. Nel frattempo la Ue fa sapere di essere pronta a gestire il ricollocamento dei migranti a bordo. In virtù del decreto sicurezza-bis, la nave battente bandiera olandese va incontro al sequestro; la Rackete invece si espone a gravi conseguenze penali. Carola ha detto: “Ho deciso di entrare in porto a Lampedusa. So cosa rischio ma i 42 naufraghi a bordo sono allo stremo. Li porto in salvo”.Lo scontro tra la Ong, battente bandiera olandese e Viminale, è imminente. Matteo Salvini sarà saltato sulla sedia e sarà su tutte le furie si prepara a intraprendere le azioni disciplinari in atto. Tra Ong e Stato italiano la tensione potrebbe arrivare ad un livello, mai raggiunto prima. Infatti in questo momento una nave della Guardia costiera è diretta verso la Sea Watch per intimare l’alt.
