SEA WATCH, È ANCORA STALLO. L’OLANDA DICE NO
Alle 14,16 la Sea Watch ha acceso i motori e si è avvicinata al porto di Lampedusa.A mezzo miglio dal molo la Guardia di Finanza ha intimato al capitano della nave, Carola Rackete, di spegnere i motori. Lo ha raccontato la portavoce della Ong, Giorgia Linardi. In questo momento la Sea Watch 3 ha accanto una motovedetta della Guardia di finanza ed una della Guardia costiera. Gli uomini delle Fiamme gialle sono saliti a bordo della nave per parlare con Carola Rackete che ha proposto di far scendere a terra i migranti con i gommoni. “Le autorità e la Guardia di Finanza ci hanno garantito che avremo una soluzione molto presto. Spero che questa volta agiranno e adempieranno alle loro responsabilità, cosicché alla fine queste persone possano essere portate in sicurezza”, ha fatto sapere il capitano. Il messaggio apparso sull’account Twitter di Sea Watch Italy è questo:“Probabilmente la situazione si sta sbloccando”… Ed è la frase pronunciata da un uomo della Guardia di Finanza, a bordo dell’imbarcazione ferma a 1 miglio dal porto di Lampedusa, rivolgendosi al comandante Carola Rackete: “I nostri superiori ci hanno detto di farvi entrare, perché probabilmente si sta sbloccando la situazione”. A bordo della Sea Watch è salita una delegazione di parlamentari, Delrio ha detto: “Restiamo finché non sbarcano” Sulla nave ci sono oltre a Graziano Delrio, Matteo Orfini e Davide Faraone del Pd, Riccardo Magi dei Radicali e Nicola Fratoianni (Sinistra italiana). Hanno incontrato i volontari della Ong per avere un quadro più chiaro della situazione. A bordo anche giornalisti, cameraman e fotografi. I parlamentari hanno spiegato di volere “esercitare” le loro “prerogative ispettive”. Davide Faraone ha detto: “Graziano Delrio sta parlando con la capitaneria di porto per cercare di capire se siamo nelle condizioni di sbarcare il più presto possibile”, Per Matteo Orfini “la situazione è abbastanza drammatica. Questa è una barca che non è attrezzata per il trasporto lungo di persone. Queste sono persone che scappano da un paese in guerra e che ora si trovano recluse su una barca, e cercano di capire se è vero quello che oggi è stato detto loro. E cioè che oggi si risolverà la vicenda”. Graziano Delrio spiega: “Siamo a bordo della Sea Watch in attesa di una soluzione vera. La capitaneria e la Guardia di Finanza stanno aspettando ordini. La soluzione non è lontana. Ma finché non c’è, e con il porto vicino, c’è tensione. Noi staremo qui finché non vanno tutti a terra”.Nel frattempo il molo è stato sgomberato dai pescherecci e si sta schierando uno spiegamento di Forze militari… Sulla banchina anche mediatori culturali e volontari per il primo soccorso. Dalla Procura di Agrigento, al momento non c’è ancora nessuna autorizzazione allo sbarco. A questo punto i magistrati attendono l’informativa della Guardia di Finanza per leggere gli atti di polizia giudiziaria ed, eventualmente, agire di conseguenza.Sicuramente il sequestro della nave permetterà l’attracco in porto e lo sbarco dei migranti. Insomma, sono possibili gli sviluppi positivi.Stamattina la Ong ha presentato un esposto alla Procura di Agrigento per “valutare la condotta delle autorità”.E ha detto: “Non possiamo più aspettare“. Prosegue inoltre la trattativa del governo italiano con l’Olanda e la Germania per la redistribuzione dei migranti in Europa, per cui è scesa in campo anche la Commissione e tramite un portavoce ha spiegato: “Stiamo coordinando gli sforzi, ma ricollocamenti sono possibili solo dopo lo sbarco“.Dall’Aja però filtra una risposta negativa: “L’Olanda si assume la sua responsabilità in quanto stato di bandiera” della Sea Watch 3, ma “questo non significa che si prenderà i migranti“, è questa la replica alla lettera inviata lunedì da Matteo Salvini.Da Osaka dove è in corso il G20 il premier Giuseppe Conte ha fatto sapere che “questo comandante ha assunto una condotta di una gravità inaudita: ora la questione è in mano alla magistratura italiana“. Il premier in Giappone parlerà anche con Mark Rutte, il capo dell’esecutivo dell’Olanda, per chiedere conto “dei comportamenti di una nave che batte una bandiera olandese“.
