ADDIO UGO GREGORETTI, MAESTRO DI CINEMA, TV E SIMPATIA

Scompare oggi a Roma Ugo Gregoretti all’età di 88 anni. Regista cinematografico e televisivo, nonché autore per la TV, giornalista e drammaturgo.In Rai aveva ideato trasmissioni come ‘Il circolo Pickwick’ e sceneggiati come ‘Romanzo popolare italiano’. Era nato il 28 settembre 1930 e aveva esordito come regista in TV con il documentario La Sicilia del Gattopardo, del 1960. Nel corso della sua carriera televisiva aveva realizzato interessanti documentari-inchiesta sui costumi degli italiani, ma anche alcuni popolari sceneggiati.Gregoretti è stato anche regista di film, come “I nuovi angeli” del 1962, il film di fantascienza “Omicron” del 1963, e i due film documentari “Apollon, una fabbrica occupata” del 1969 e “Contratto” del 1971, e aveva firmato il film ad episodi con Rossellini, Pasolini e Godard. Il suo ultimo progetto era stato l’adattamento per il cinema della sua autobiografia: La storia sono io (con finale aperto) del 2006 che fu poi ripubblicato nel 2012.Il suo giudizio su cosa avrebbe rappresentato questo suo nuovo film lo spiegava dicendo: “Sarà il ritratto di un perfetto cialtrone, la mappa esatta della mia cialtroneria congenita e inguaribile. Un monito per tanti miei colleghi che si auto-monumentalizzano, io invece ho fatto un anti-monumento. Un esempio: non si parla mai delle mia attività professionale ma solo della storia di un uomo qualunque che, come diceva Goldoni, è nato sotto l’influsso di una stella comica”.Insomma Ugo Gregoretti è fuor di dubbio che possedesse una forte autoironia che non lesinava di applicare anche nella vita professionale. Il suo ultimo lavoro è stato il documentario “Io il tubo e la pizza” del 2017. Cinque anni fa al Bari Film Fest aveva raccontato: “Perché ho girato così pochi film? C’è un motivo, per molti ero un miserabile rospo che usciva dal pantano maleodorante delle disprezzatissima tv, osando fare un salto nell’Olimpo del cinema”. Nella sua carriera di regista firmò un omaggio a Zavattini, nel 1982. Curò la regia dell’inchiesta “Sottotraccia” del 1991, dedicata all’Italia ‘minore’ e seminascosta. Sua la regia anche in “Lezioni di design”, una trasmissione che presentava oggetti notevoli di design ed i relativi autori, che venne insignita nel 2001 del premio Compasso d’oro. Si dedicò anche all’opera lirica e mise in scena nel 1976 “L’italiana in Algeri”. Ma fu nel 1980 che iniziò la carriera teatrale, allestì oltre 50 spettacoli e diresse dal 1985 al 1989 il teatro Stabile di Torino. Il 21 novembre 1996 gli fu conferito il titolo di Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana e nel maggio 2004, Gregoretti ricevette la nomina di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. Era sposato con Fausta Capese Minutolo (figlia dell’aristocrazia napoletana) ed aveva 4 figli, Lucio, Orsetta, Gian Lorenzo e Filippo.