QUELLA VOLTA CHE GREGORETTI ANDÒ AL MAUSOLEO DI ARCORE

QUELLA VOLTA CHE GREGORETTI ANDÒ AL MAUSOLEO DI ARCORE

TANTA GENTE OGGI ALLA CASA DEL CINEMA PER RICORDARLO Tanta gente, oggi alla romana Casa del cinema, per ricordare Ugo Gregoretti, scomparso ieri all’età di 88 anni. Sotto lo schermo della sala principale il feretro di legno chiaro, non lucidato; in platea parenti, amici, conoscenti, cineasti, giornalisti, estimatori. La commemorazione, pilotata da Felice Laudadio, genero di Gregoretti, è stata sobria, per nulla retorica, anche per merito degli oratori che si sono succeduti al microfono: Furio Colombo, Gianni Amelio, Gianfranco Pannone, Laura Delli Colli, Gianni Bisiach, Renato Parascandolo, Vincenzo Vita, Italo Moscati, Silvia Scola (e mi scuso se dimentico qualcuno). Sono stati letti i messaggi affettuosi di Gigi Proietti e Citto Maselli. Tra i registi presenti, non tanti a dire la verità, ho riconosciuto Marco Bellocchio, Francesco Bruni, Giuliana Gamba, Maurizio Sciarra, Paolo Cingolani, Claudio Sestieri. Siccome qualcuno ha evocato anche un memorabile reportage televisivo girato per il programma tv “Sottotraccia”, negli anni Novanta, m’è parso utile ripescarlo e metterlo qui, a mo’ di omaggio sorridente. La qualità non è granché, ma dentro c’è tutto Gregoretti: tra canzonatura, eccentricità, senso del paradosso e rispetto. Vale la pena di rivedere quel pezzo di buona televisione pubblica.