UK. IL VERO NOME DELL’ATTENTATORE DI LONDRA
DI ALESSANDRO ALBANO (nostro corrispondente da Londra) Londra. Mentre continua a salire il numero dei feriti coinvolti nell’attentato del 22 marzo, circa 50 secondo l’ultimo bilancio di Scotland Yard, è stato reso noto il vero nome dell’attentatore. Mark Rowley, capo dell’anti-terrorismo, ha confermato che il nome di nascita del terrorista non è Khalid Masood, come annunciato ieri da Theresa May, ma Adrian Russel Arajo. Nato e cresciuto nel Kent, regione a sud-est di Londra, avrebbe cambiato nome in Khalid Masood una volta convertito e radicalizzato. Secondo Rowley, Masood avrebbe cambiato nome diverse volte e in diverse circostanze; Khalid Choudry è un altro nome che Masood potrebbe aver usato in passato. Scotland Yard sta investigando sulle dinamiche che hanno portato Masood tra le linee dello stato islamico; attraverso la propaganda jihadista online, o direttamente arruolato. Tuttavia, Masood sembra avere un collegamento diretto con l’Isis; ipotesi confermata dal suo nomignolo di “soldato dello stato islamico” e dalla pronta rivendicazione dell’attentato da parte del gruppo terrorista. “La nostra indagine si concentra sui motivi che lo hanno portato a compiere il gesto, la preparazione e i suoi associati” ha detto Rowley nella conferenza stampa di stamane, “la nostra determinazione è quella di scoprire qualora abbia agito completamente da solo, se ispirato dalla propaganda jihadista o se incoraggiato, aiutato e diretto da altri”. Ultimi arresti. Non si fermano le azioni della polizia. Due gli arresti effettuati nella notte scorsa; uno nelle West Midlands e l’altro nella zone del North West. Tra le aree metropolitane, Birmingham sembra essere il centro nero da dove si diramano l’ideologia e la propaganda jihadista. Già nella notte successiva all’attentato, la polizia aveva arrestato otto persone con l’accusa di terrorismo (una di queste è stat rilasciata su cauzione). In una recentissima indagine statistica, Scotland Yard ha scoperto che più di un decimo dei presunti jihadisti britannici proviene da aree suburbane della città. 234 mila sarebbe il numero di musulmani presenti; maggiore del totale di Yorkshire, Greater Manchester e Lancashire; seconda solo a Londra. Negli ultimi 5 anni, il numero di crimini collegabili a presunte inflitrazioni nere, è raddoppiato. Vittime.Intanto, è salito a cinque il numero delle vittime dell’attentato. L’ultima, confermata in mattinata, è Leslie Rhodes; 75 anni, residente a Sreatham (sud di Londra). Confermato anche il decesso di un turista americano, Kurt Cochran; a Londra per festeggiare il 25esimo anniversario di matrimonio. Nel pomeriggio di ieri, 23 marzo, Trafalgar Square è stata protagonista della veglia cittadina per la commemorazione delle vittime. Migliaia di londinesi riuniti per gridare silenziosamente quel concetto già espresso dal sindaco Sadiq Kahn. “London is the greatest city in the world”. “Londra è la più grande città del mondo”.
