SPADAFORA SPACCA IL GOVERNO. SOLO LA LEGA DIFENDE SALVINI
Le opinioni si spaccano sulle dichiarazioni del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle pari opportunità del Movimento 5 stelle, Vincenzo Spadafora, che in un’intervista ha parlato di deriva sessista in riferimento alle parole di Salvini sulla capitana Carola Rackete.Una nuova tegola sul Governo che per il momento annulla l’incontro sui centri antiviolenza. La Lega coesa dichiara: “si scusi o si dimetta. Di Maio: “Pensiamo a lavorare”. Tra i primi a schierarsi dalla parte di Salvini c’è il ministro dell’istruzione Marco Bussetti:”È inaccettabile strumentalizzare il tema della violenza sulle donne per demonizzare il nostro ministro che sta difendendo il paese”.Erika Stefani ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, parlando dell’intervista alla Repubblica del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle Pari Opportunità del Movimento 5 stelle ha detto: “Utilizzare il dramma della violenza che troppe donne hanno subito o subiscono per attaccare Salvini è vile. Un comportamento che male si addice a chi ha un incarico di Governo così delicato come quello che ricopre Spadafora e che quindi andrebbe ripensato. E aggiunge amareggiata “La politica non dovrebbe mai arrivare a questo livello”. Nell’intervista il sottosegretario ha parlato di una “pericolosa deriva sessista” in Italia proprio in riferimento agli attacchi verbali del vicepremier Salvini alla capitana Carola. Secondo Spadafora le parole di Salvini, che ha definito Carola Rackete: “criminale, pirata, sbruffoncella”, “hanno aperto una scia di odio maschilista contro Carola con insulti dilagati per giorni e giorni sui social”. La Lega ha giudicato gravissime le parole del sottosegretario e chiede a Spadafora di scusarsi e lo esorta a dimettersi.Il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari ritiene che le parole del Sottosegretario siano di una gravità enorme e aggiunge, “Si può anche dissentire dal pensiero di un membro del Governo di cui si fa parte, ma c’è modo e modo e a tutto, comunque, c’è sempre un limite. Delle due, l’una: Spadafora si scusi subito o si dimetta”. Salvini ha commentato con fare serio, durante una conferenza stampa al Cara di Mimeo: “Cosa sta a fare Spadafora al governo con un pericoloso maschilista? Se pensa che sono così brutto e cattivo, fossi in lui mi dimetterei e farei altro, ci sono delle Ong che lo aspettano”. Di Maio ha cercato di smorzare i toni commentando la vicenda: “Quanto casino per un’intervista, ma è possibile che ora il problema di questo Paese debba diventare una intervista? Pensiamo a lavorare piuttosto visto che i risultati ci sono. Sono già partiti quasi tutti gli appalti, il 96%, dei 400 milioni stanziati per i Comuni. Questi sono temi di cui deve parlare il governo e che ci rendono orgogliosi. Quindi lavoriamo e andiamo avanti”. Il dibattito politico per questa intervista si è fomentato anche all’opposizione.La deputata dem, Lucia Annibali ha commentato con soddisfazione e una punta di ironia l’intervista di Spadafora:“Fa piacere leggere che anche il sottosegretario Spadafora si sia finalmente accorto che c’è una responsabilità politica precisa di alcuni ministri del suo governo nella ‘pericolosa deriva sessista’ che sta vivendo il nostro Paese. Noi lo denunciamo da tempo nel silenzio generale”, “La lotta alla violenza di genere non si può fare con gli slogan, occorre lavorare costantemente per sradicare la cultura e i pregiudizi che ancora resistono e che la alimentano. E spiega inoltre: “assistiamo ad una pericolosa regressione del linguaggio e del discorso pubblico che minaccia i diritti delle donne. Ma la stigmatizzazione non ci basta, servono fatti concreti. Vogliamo che il ddl Pillon venga ritirato, che l’affido condiviso in caso di violenza intra-familiare e l’alienazione parentale spariscano dal tavolo”.Risponde al commento della Annibali, Monica Cirinnà che trova la testimonianza di Spadafora: “di una totale inconsistenza, oggi c’è l’annullamento della prevista conferenza stampa sui centri anti-violenza. Di fatti concreti per la tutela delle donne e una reale battaglia contro il sessismo, istigato anche dalle parole spesso usate dal fido alleato leghista, non ce ne sono. Solo chiacchiere. E con un distintivo di latta”. Anche Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia.“Il cinismo di Spadafora è incredibile. Su Repubblica attacca le regioni e i centri anti-violenza negando di non aver dato i fondi per loro previsti e oggi che tutti attendevano la cabina di regia per discutere finalmente del piano anti-violenza Spadafora annulla tutto perché non solo non ha idee ma con la sua intervista ha fatto arrabbiare la Lega e Salvini. Siamo davvero allo sbando e come sempre a pagarne le spese saranno i cittadini. In questo caso le donne vittime di violenza che meriterebbero una sensibilità diversa che evidentemente non appartiene a Spadafora”.
