A PROPOSITO DEI FONDI RUSSI ALLA LEGA
Questa volta non guardate la luna. Guardate il dito. Guardate il dito che preme “rec” e inizia a registrare la conversazione d’affari nell’Hotel Metropol a Mosca tra Gianluca Savoini e quei tizi russi. Di chi è quel dito? Chi ha registrato?A meno che non si voglia credere che in quell’Hotel di Mosca, a quell’ora, ci fosse per caso un giornalista del PIDDDDì che sapesse dell’incontro e degli argomenti perché dotato di poteri magici e divinatori o perché Savoini è un autolesionista, non resta che pensare che quella persona col registratore sia stata messa lì a posta per registrare. E chi lo ha messo lì?Ovviamente qualcuno che sapeva dell’incontro. Chi sapeva di quell’incontro?Lo sapevano Savoini e gli altri due italiani.E lo sapevano quei russi lì. Quindi il registratore è stato messo lì o dai tre italiani o dai russi. Non si scappa. Ma dal momento che quella registrazione danneggia proprio Savoini e i due italiani, per esclusione, non resta che concludere che a mettere il registratore siano stati gli stessi russi. E perché i russi hanno registrato e poi diffuso una conversazione che mette così in imbarazzo un amico di Putin tanto caro e prezioso quale è Matteo Salvini? Perché hanno voluto fabbricare e poi diffondere questa trappola? Che significa? Se così stanno le cose: è o non è più che legittimo pensare che questa faccenda non sia solo un “innocuo” scoop giornalistico, una misera trattativa affaristica, ma una faccenda sporca ben più seria e che sa un po’ di ricatto, di avvertimento? Del tipo: per ora tiriamo fuori solo questa cosa qui, che vi mette giusto in imbarazzo, ma in fondo non vi danneggia troppo. Però ora sapete come lavoriamo noi: registriamo e diffondiamo. Quindi chissà che non sia l’inizio. E se così è, ma per carità, sicuramente così non è perché sicuramente è solo uno scoop giornalistico frutto di una botta di culo di un giornalista che si trovava lì per caso e che per caso conosceva la faccia di Savoini e che per caso ha intuito che la conversazione sarebbe stata piccante e che per caso si trovava alla giusta distanza per intercettare tutto e così via. Dicevo, se così è: cosa vogliono i russi? Cosa vuole Putin? Perché questo “avvertimento”? E’ stato deluso da qualcuno? Si aspettava qualcosa che non gli è ancora stato dato? E perché se lo aspettava? E cosa? Ci sono cose che gli italiani dovrebbero per caso sapere?Sarà forse che mentre gli italiani giocano a “difendere i confini” da 4 poveri disgraziati sul barcone, alle loro spalle si sta consumando l’invasione vera, nella nostra sovranità, dello straniero vero? Domande che credo siano non solo legittime, ma perfino automatiche, fino a che non si saprà chi ha registrato la conversazione, perché lo abbia fatto e perché poi abbia diffuso quella registrazione. O forse no. Forse è tutto lì. Forse è stato solo uno scoop giornalistico su un tizio italiano che contrattava cose. Per sé.Registrato per caso. Da qualcuno passato di lì per caso. Il contenuto diffuso per caso. Tutto qui.
