IL GOVERNO E’ SALTATO PER UN CALCOLO POLITICO DI CHI VOLEVA TORNARE ALLE URNE
Io sto con la Costituzione e rispetto un Presidente che ha deciso di difendere non le sue prerogative personali, ma quelle di un’istituzione che rappresenta unbilanciamento necessario agli altri poteri della Repubblica. Perché abbiamo “la Costituzione più bella del mondo” tutti i giorni, non solo quando ci pare. Il governo è saltato per un calcolo politico di chi voleva tornare alle urne e passare all’incasso, non certo perché un signore di 82 anni ex ministro del governo Ciampi, che ha passato la vita nei poteri forti, rappresentava per il Paese quello che Maradona era per il Napoli. Ma non scherziamo. Bastava mettere Giorgetti e il governo era chiuso, andato, nominato domattina. Lo ha confermato pure Mattarella. Salvini voleva l’incidente, provocare e mettere sotto scacco la Presidenza della Repubblica, imponendo un nome dai giornali e delegittimare un’istituzione della nostra democrazia. Cosa che non si poteva accettare, perché avrebbe rappresentato uno stravolgimento sostanziale della Costituzione. Smettiamola di farci prendere in giro da gente che gioca sulla pelle degli italiani e con il Paese. La politica è una cosa seria, non un’eterna campagna elettorale.
