NUKUS, IL VALORE DELLA CULTURA E DELLA PREPOTENZA DEL POTERE

NUKUS, IL VALORE DELLA CULTURA E DELLA PREPOTENZA DEL POTERE

La cultura, il potere….. Non credevo di trovare qui, a Nukus, nel più sperduto puntino polveroso del mondo, una visione così struggente, profonda, intima, delvalore della cultura e della prepotenza del potere politico. Immaginate voi migliaia di opere d’arte nascoste in fondo al deserto. Immaginate voi migliaia di pittrici, di pittori, di scultrici e di scultori che a queste opere avevano affidato frammenti della loro anima, del loro orgoglio, della loro perizia, della loro sensibilità. E tutto è finito sepolto qui, a Nukus, per decenni e decenni, perché al Potere quell’arte non piaceva, perché non era ortodossa, perché non rispettava i canoni estetici dettati da un qualche Comitato Centrale. E queste anime in cornice, queste emozioni in colore, stamane me le sono trovate davanti e mi sono profondamente commosso, lacrime agli occhi. Mi era successo solo davanti a una tela del Caravaggio in Santa Maria del Popolo, a Roma. Ora qui, in questo luogo dove per decisione del Potere anche un mare è stato condannato a morire.La cultura, il potere. Le tele oggi sono in mostra nel nuovissimo museo intitolato al loro salvatore, Igor Savitsky, e le bandiere della repubblica dell’Uzbekistan segnalano l’edificio. Andate a vedere chi era questo Savitzky. Leggetene bene la storia. Perché racconta di come il Potere, alla fine, deve inchinarsi e chiedere scusa.Domani mattina Bice la Vice mi porterà per cinquecento chilometri nel deserto in Kazakistan, a Beyneu, ma io le sono già grato per avermi portato fin qui. La mia strada, il mio viaggio, lo voglio intitolare anche io a Igor Savitzky, “Viaggio Savitzky, alla scoperta dell’anima”. E vorrei che in tutte le città del mondo, a partire dal mio paese di Zagarolo, ci fosse una “via Savitzky”. Vorrei che le Gallerie nazionali ospitassero delle esposizioni dedicate a questi artisti esiliati, colpevoli di non aver dato ascolto al Potere.Ps. Nel museo è proibito scattare con la macchina fotografica ma non con il telefonino, chissà perché poi con I cellulari di oggi, mah… Il mio però è pure scassato dunque ho fatto delle foto con l’obiettivo scarso dei selfie. Ne metto qualcuno, accontentatevi