VERTICE UE, SALVINI: ‘NO AL PRINCIPIO DEL PORTO PIÙ VICINO PER GLI SBARCHI’

VERTICE UE, SALVINI: ‘NO AL PRINCIPIO DEL PORTO PIÙ VICINO PER GLI SBARCHI’

Matteo Salvini, spalleggiato dall’omologo maltese Farrugia, prova a fare la voce grossa a Helsinki in occasione del vertice tra i ministri Ue.E ribadisce un NO forte e chiaro al documento relativo agli sbarchi che vincoli i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo che Francia e Germania vorrebbero far approvare. Prevenire le partenze e incrementare le espulsioni(anche inserendo una lista di Paesi ‘sicuri’) per i due ministri è la strada maestra da seguire per contenere i flussi migratori oggi fuori controllo.Oltre, naturalmente ai rimpatri condivisi. Sul tavolo della trattativa il ‘caso’ ong. Non possono e non devono sostituirsi agli Stati, ha ribadito il vicepremier. E’ chiaro il riferimento agli ultimi episodi che hanno tenuto banco nel nostro Paese e ancora in fase di accertamenti da parte della Procura. Non sono mancate e non mancano le tensioni.Il tema, incentrato sullo scaricabile delle responsabilità, accende gli animi dei presenti, ognuno fortemente interessato a far pendere la bilancia sul piatto più conveniente. “Farò appello a tutti gli Stati affinché dimostrino più solidarietà”, promette il Commissario europeo per le migrazioni convinto così di poter mitigare le posizioni ancora alquanto distanti. “Da più ministri di più Paesi è stata apprezzata la politica italiana di difesa dei confini che ha prodotto una drastica riduzione degli arrivi in Europa e dei morti nel Mediterraneo, alla faccia della sinistra”, ha commentato Salvini durante una pausa del vertice. Per trovare un’intesa serviranno più incontri, più dialogo più vicinanza.Il prossimo vertice a settembre, a Malta